Sentiamo sempre parlare dell’uso dell’aceto nella lavatrice sia per pulirla e igienizzarla, sia per pulire e rendere più morbido il bucato, utilizzandolo al posto dell’ammorbidente. Il problema, però, è che non dobbiamo esagerare nel suo uso se non vogliamo danneggiare sia l’elettrodomestico che il bucato.
Come usare l’aceto in lavatrice?
Non finiremo mai di ribadire il fatto che “naturale” non è sinonimo di “salubre e salutare”. Ci sono un sacco di cose “naturali” che sono pericolose. Vogliamo parlare della belladonna o dell’oleandro? E anche l’aceto potrebbe ricadere in tale situazione.
Solo perché è naturale, un ottimo sgrassante e anticalcare, non vuol dire che possiamo usarne troppo in lavatrice. Ricordiamoci, infatti, che ha un pH molto acido e che un uso prolungato, costante o eccessivo può rovinare le parti interne della lavatrice.
Fondamentalmente in tanti usano l’aceto nella lavatrice perché:
- cattura ed elimina i cattivi odori: basta versarne un bicchiere nel cestello
- previene ed elimina il calcare
- ammorbidisce i vestiti al posto dell’ammorbidente: in questo caso dovete versare l’aceto nella vaschetta dell’ammorbidente
- elimina le macchie: lo si usa anche come pre trattamento per le macchie di vecchia data. Si inumidisce la macchia con l’aceto, si lascia agire per un quarto d’ora e poi si lava il capo
- aiuta a eliminare i residui di detersivo
- pulisce il cestello: si versa l’aceto nel cestello vuoto e si avvia un ciclo a vuoto ad alta temperatura, con frequenza di un lavaggio ogni 2 mesi
Tutto questo è molto bello, ma se usiamo troppo aceto, ecco che finiamo col corrodere le parti interne della lavatrice. Dobbiamo anche ricordarci di non mescolare mai aceto con candeggina o altri detergenti chimici, onde evitare lo sviluppo di reazioni chimiche pericolose. Risciacquate poi sempre bene dopo aver usato l’aceto in lavatrice e se lo usate per smacchiare, provatelo sempre prima su una parte piccola e nascosta dell’indumento, per verificare se quel tessuto non si rovina.