I rincari sulle bollette sono ormai noti a tutti. Si pensa quindi a delle soluzioni efficaci per un risparmio sulla bolletta, visti i costi dei consumi sempre più alti. Una soluzione ci sarebbe: abbassare anche di soli pochi gradi la temperatura dei termosifoni può essere utile per risparmiare. E’ un’operazione semplice e molto veloce che può portare risultati positivi in termini di costi. Vediamo quanto si può risparmiare.
Abbassare i gradi dei termosifoni in casa conviene. Con i costi delle bollette sempre più alti, tutti cercano una soluzione per ridurre i consumi quotidiani di luce, gas, acqua, senza impattare troppo sul comfort abitativo. Bene, dei piccoli e semplici rimedi ci sarebbero, assicurando il risparmio annuale sulla bolletta. Una di queste soluzioni è quella di abbassare, anche solo di qualche grado, la temperatura dei termosifoni nella propria abitazione. I costi sulla bolletta del gas diminuirebbero sicuramente. Uno studio inglese è riuscito a calcolare quanto davvero si può risparmiare con quest’operazione.
Quanto si risparmia in bolletta abbassando i termosifoni: lo studio del Regno Unito
Secondo un’analisi effettuata nel Regno Unito dal giornale Theconversation, in una tipica casa inglese circa l’80% dei consumi dell’energia elettrica proviene dal riscaldamento dell’ambiente e dell’acqua. Per questo ridurre la temperatura del termostato può essere davvero utile.
Prendendo in esame una casa tipica di 85 m² di superficie, il risparmio sarebbe di circa 90 euro all’anno per ogni grado abbassato, restando nel range 22-18 gradi. Per ogni metro quadrato, in media, le famiglie del campione analizzato hanno consumato circa 0,50 euro in meno di gas per ogni diminuzione di 1 grado. Hanno anche utilizzato 20 centesimi di elettricità in meno per ogni grado per ogni metro quadrato.
C’è da dire, in ultimo, che ci sono dei fattori da prendere in considerazione che possono alterare l’analisi. Si è stimato ad esempio che le case più grandi risparmierebbero di più, mentre le più piccole di meno. Un altro fattore da valutare è il grado di isolamento delle case e la dispersione di calore. Poi quante ore si tiene il riscaldamento acceso, il clima esterno, e la tariffa delle bollette energetiche.