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Vi siete mai chiesti perché le banane crescono storte? La risposta che conoscono ancora in pochi

Oggi vogliamo parlarvi di un argomento che all’apparenza potrebbe sembrare banale o insignificante. In realtà è una domanda che almeno una volta nella vita ci siamo posti tutti: ma perché le banane crescono storte? E voi ve lo siete mai chiesti? Andiamo a conoscere insieme una volta per tutte la risposta a questa domanda.

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Che cos’è il geotropismo e perché influenza la forma delle banane

Vi stupirà sapere che questa particolarità dipende da un fenomeno naturale noto come geotropismo, che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle banane. Questi frutti hanno una storia che risale a millenni fa. Le prime varietà, coltivate nelle foreste in Papua Nuova Guinea tra i 6 e i 10 mila anni fa erano prive di semi e non assomigliavano affatto a quelle che siamo abituati a vedere. Solo dopo molto tempo questi frutti hanno iniziato a diffondersi nel Nuovo Mondo. Oggi, la varietà più comune è la Cavendish, caratterizzata sempre dalla dalla mancanza di semi.

Queste varietà di banane che si distinguono per la loro buccia sottile e la polpa succosa a differenza di quelle selvatiche, che presentano semi grandi e duri, sono state selezionate appositamente per la loro carne dolce e commestibile.

casco di banane

Tornando alla nostra domanda riguardante la forma di questo frutto per capire è fondamentale esaminare il geotropismo. Questo è un fenomeno naturale in cui le piante rispondono alla gravità. Inizialmente, i frutti di banana crescono verso il basso per via della forza di gravità, ma man mano che si sviluppano, iniziano a piegarsi verso l’alto. Questa curvatura non è casuale; le banane cercano di ottimizzare la loro esposizione alla luce del sole, un elemento essenziale per la fotosintesi, andando contro anche alla forza di gravità.

Le banane quindi non fanno altro che adattarsi all’ambiente e si piegano per prendere luce e maturare. Ecco spiegata la famosa forma curva. Questa informazione per quanto banale possa sembrare è molto utile per gli agronomi in quanto li aiuta ad ottimizzare le tecniche di coltivazione e favorire pratiche più sostenibili.