Il sapore del pomodoro è cambiato nel corso degli anni. Oggi quando ne mangiamo uno, ci rendiamo conto che non ha tanto sapore, e il più delle volte risulta sciapo C’è una spiegazione per quello che riguarda il cambiamento del sapore del pomodoro, parte dai metodi di coltivazione.
Sulle bruschette, per condire gli spaghetti, o semplicemente nell’insalata, i pomodori stanno bene su tutto. Tra l’altro il pomodoro è uno degli ingredienti più versatili e amati nella cucina italiana, simbolo di freschezza e pezzo forte in moltissime ricette. Proprio per questo, a volte scegliere la varietà di pomodoro giusta è quasi un’impresa.
Negli ultimi tempi però in tanti si sono accorti che questa verdura non ha più il sapore di una volta. Risulta spesso sciapo. Soprattutto se non si ha la possibilità di acquistarlo direttamente dal coltivatore, quando si acquistano pomodori al supermercato capita che abbiano tutto un altro sapore. Il loro gusto è cambiato molto nel tempo, purtroppo in peggio, a causa delle pratiche agricole moderne e delle esigenze della grande distribuzione
Perché il sapore del pomodoro in Italia si è trasformato con il tempo
Un’inchiesta internazionale ha provato a fare chiarezza, analizzando come la produzione e la selezione delle varietà siano evolute nel tempo e come questi cambiamenti abbiano influenzato il gusto dei pomodori. Dagli anni 50 ad oggi le tecniche di coltivazione hanno subito diverse variazioni. Anche nel nostro Paese le varietà di pomodori coltivate sono cambiate nel corso degli anni, e l’industrializzazione e la grande distribuzione hanno influenzato la qualità del sapore.
Ad esempio il San Marzano è stato in alcuni casi sostituito in altre affiancato da varietà più produttive e resistenti alle malattie, spesso a discapito del sapore. Quindi se si cercano dei pomodori dal sapore più autentico, è preferibile rivolgersi direttamente ai produttori locali. In alternativa produrli in maniera autonoma, darà senz’altro un altro gusto ai tuoi pomodori.