Se consumi il tonno regolarmente è meglio scegliere quello in vetro. Il rischio di mangiarlo in scatola è la contaminazione con il Bisfenolo A, una sostanza controversa. Ecco perché è meglio scegliere il tonno nelle confezioni di vetro.
Chi all’ultimo momento non avendo niente in frigo, ha preparato degli ottimi spaghetti aprendo una scatoletta di tonno? Infatti questo alimento è molto presente nelle nostre cucine, utilizzato sia come secondo piatto, che nella preparazione dei primi piatti, fino alle classiche insalate. All’olio o al naturale, questo prodotto non manca quasi mai nelle case degli italiani, forse proprio perché è facile consumarlo anche senza il bisogno di cucinare.
Quello che dobbiamo sapere però è che secondo alcune indagini, nelle scatolette di tonno sono state trovate delle tracce di Bisfenolo A, una sostanza controversa. Questa stessa sostanza invece non è stata rintracciata nel tonno in vetro. Il Bisfenolo A è nello specifico una sostanza chimica impiegata per la produzione di confezioni destinate all’uso alimentare. A seconda delle condizioni di utilizzo, la sostanza in questione può liberare, seppure in quantità esigue, sostanze pericolose per la salute umana. Ecco quali sono stati i risultati di questo studio che ha preso in esame sei tipi di scatolette di tonno.
Cosa è emerso dai risultati di un test sul tonno in scatola
Dai risultati di questa indagine pubblicati su una rivista per i consumatori, è venuto fuori che tutti i prodotti presi in esame contenevano tracce di Bisfenolo A, anche se sempre sotto i limiti previsti dalla legge. Nello specifico le scatolette di tonno analizzate contenevano residui di questa sostanza nel pari a 0,03 e 0,04 mg/kg (il limite di migrazione ammesso dal Regolamento Ue 2018/213 è 0,05 mg/kg). Insomma gli amanti del tonno non devono per forza rinunciarci, in linea di massima però, è preferibile consumare quello nei barattoli di vetro. Risulterebbe infatti più sicuro e privo di contaminazioni.