I fossili rinvenuti sul nostro pianeta sono la rappresentazione odierna di creature che vivevano in passato sul nostro pianeta e che ora si sono estinte. I mari del mondo e gli oceani sono stati in passato terreno di caccia delle creature più grandi mai esistite, tra cui quello che è al momento definito lo squalo più grande mai esistito ovvero lo squalo megalodonte. Ma si tratta davvero di una creatura estinta? C’è chi dice che popoli ancora i mari sperduti e profondi degli oceani.
Le acque dei mari e degli oceani nascondono ancora per gli scienziati una serie pressoché infinita di misteri. Per ogni metro di profondità che si riesce a toccare ne rimangono altre decine totalmente inavvicinabili con i loro segreti e le creature che li abitano. E i segreti del mare non viaggiano solo dalla superficie dell’acqua verso il fondale ma anche nel tempo. E questo è il caso dello squalo megalodonte, il cui nome scientifico è Otodus megalodon.
Un animale che già a partire dal nome scientifico risulta enorme: megalodon infatti significa semplicemente dente gigante. E il motivo di questo nome è che finora i resti fossili che sono stati individuati sono proprio per lo più i denti enormi di questo predatore vissuto nel passato.ù
Squalo megalodonte, modello reale in 3D
La pubblicazione avvenuta su Science Advances a opera di un team di scienziati specializzati in paleontologia ha dello straordinario. Perché tutto il lavoro è iniziato dalla creazione di un modello al computer di questa creatura vissuta circa 20 milioni di anni fa.
Come si legge nello studio, lo squalo megalodonte fa parte della famiglia estinta degli Otodontidae. I suoi resti fossili sono, come accennato, composte essenzialmente dai denti che sono stati utilizzati per cercare di capire quanto più possibile di questa creatura che ha cacciato per migliaia di anni negli oceani del mondo. La distribuzione dei resti fossili ha innanzitutto portato gli scienziati alla conclusione che lo squalo megalodonte fosse una creatura cosmopolita molto abituata quindi a spostarsi tra i diversi mari e oceani presenti nel mondo.
Sempre a partire dalla misura dei denti gli scienziati sono riusciti a calcolare quelle che dovevano essere le misure medie di questa creatura spaventosa. In base ai calcoli, lo squalo megalodonte era un mostro che raggiungeva tranquillamente i 16 metri di lunghezza e il peso di 48.000 kg con una testa che da sola arrivava a misurare quasi 5 metri e una pinna dorsale che si ergeva dal corpo per oltre un metro e mezzo.
Una creatura di tale stazza aveva ovviamente prede adeguate a mantenerne la massa corporea e secondo gli scienziati è stata proprio la trasformazione dell’habitat che ha portato all’estinzione delle prede a provocare a sua volta l’estinzione di questo predatore straordinario. Ciò nonostante si trovano ovunque video, soprattutto sui social, in cui si vedono sfocate immagini di presunti squali giganti. Il megalodonte resta comunque un animale estinto.