Quando arriva il periodo della maturazione, la spaccatura dei pomodori è un problema abbastanza comune.
Si tratta di linee verticali che solcano il cosiddetto epicarpo, ovvero la parte esterna della buccia. Non intacca le qualità della coltura, che perciò rimane commestibile. D’altro canto, è bene capire perché ciò accade, in quanto rischia di costituire il punto d’entrata di ulteriori malattie, e quali sono le contromisure corrette da porre in pratica.
Spaccatura pomodori: perché si creano e come agire
La causa è da ricondursi a un improvviso sbalzo idrico, provocato, per esempio, da una pioggia forte e continua. Se in aggiunta avviene una netta escursione termica, lieviteranno le probabilità di disagi del genere.
Inoltre, talvolta incide la cattiva annaffiatura dell’orto. Difatti, in tanti danno alle piante, nelle ore calde della giornata, acqua in abbondanza, col rischio di determinare la spaccatura dei pomodori.
Solitamente il processo si verifica nel periodo della maturazione, vale a dire quando la buccia muta tonalità e si ammorbidisce. Emergono delle fessurazioni, aventi un andamento circolare o radiale rispetto al punto d’intersezione del peduncolo. In genere sono segni superficiali, ma nei casi peggiori rischiano di colpire la polpa, da cui la formazione di muffe e marciumi, nonché il rischio di attirare parassiti tipo le formiche.
Un contadino ferrato in materia è in grado di adottare le giuste contromisure per scongiurare la spaccatura dei pomodori. Innanzitutto, si raccomanda di irrigare in maniera regolare, senza mai eccedere né nei volumi né nella frequenza, evitando in modo categorico gli sbalzi idrici. L’acqua andrebbe data di prima mattina oppure la sera, non nelle ore calde.
Poi, certo, non è possibile controllare le precipitazioni naturali e scampare alle preoccupanti bombe d’acqua. Ma migliorare il drenaggio del terreno sì, cosicché l’acqua non ristagni a lungo nel campo, creando con la zappa degli idonei scoli di deflusso.