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succulenta

Sembrano dei piccoli conigli, ma in realtà non lo sono: ecco di cosa si tratta

Le succulente sono piante molto amate e collezionate, per via della facilità di coltivazione e delle loro forme, a volte straordinarie. Oggi vi parleremo proprio di una succulenta, con la forma simile ad un coniglio, la Monilaria obconica, chiamata appunto pianta coniglio per via di questa sua particolarità.

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credit:Instagram-Orizzontenergia

Come sappiamo madre natura non lascia nulla al caso e per proteggere la piccola succulenta dagli attacchi dei predatori, l’ha fornita di foglie a forma di orecchio di coniglio che le consentono di camuffarsi.

Queste foglie sono carnose e di colore verde vivo, solitamente con una leggera sfumatura violacea. Sono piatte alla base e si incurvano verso l’alto a formare delle piccole coppette che si riempiono di acqua piovana e la trattengono per servirsene in periodi di siccità.

Durante i periodi di crescita la pianta produce piccoli fiori bianchi quasi invisibili ma che emanano un profumo dolce e piacevole.

animale

Questa pianta essendo nativa del Sud Africa è adatta a vivere in climi desertici,ed è molto resistente alla siccità. Le radici sono molto forti e in grado di trattenere l’umidità nel terreno sabbioso. Inoltre, la pianta può sopravvivere anche a temperature estreme, che oscillano tra i 40 gradi durante il giorno e i 10 gradi durante la notte.

Come prendersi cura della pianta coniglio

Questo splendido esemplare di succulenta può tranquillamente essere coltivata anche in casa. Ha bisogno di essere esposta in una zona soleggiata e di un terreno ben drenato, sabbioso e ricco di sostanze nutritive.

Predilige ambienti asciutti e irrigazioni moderate.Durante il periodo di riposo, è possibile interrompere completamente l’irrigazione per evitare l’accumulo di umidità nelle radici

Può essere propagata sia attraverso i semi che attraverso le talee. I semi della pianta coniglio sono piccoli e possono essere seminati in primavera o in estate, mentre le talee possono essere prelevate dallo stelo principale e lasciate asciugare per qualche giorno, prima di essere interrate in un terreno sabbioso.