Le cozze sono forse i molluschi più conosciuti e apprezzati, sia per il loro gusto che per la possibilità di utilizzarle in ricette semplici o raffinate. Ma quando pensiamo alle cozze ci vengono in mente una serie di aneddoti. In italiano il nome cozza è stato attribuito a persone lente e goffe, così come lento è il mollusco di cui si parla. Ma vi è mai capitato di notare sul loro guscio delle strane perline, quando magari ve le siete ritrovate nel piatto?
Queste piccole pietrine, che sembrano a primo acchito accumuli di calcare, danno un senso di sporco e tendiamo sempre a staccarli dal guscio, pensando che rovinino il mollusco. In realtà si chiamano “denti di cane” e sono piccolissimi parassiti che vivono sulle superfici di cozze o altri crostacei.
I “denti di cane sulle cozze” cosa sono e cosa indicano
I parassiti denti di cane, noti per attaccarsi sui gusci delle cozze, sono fondamentalmente innocui per gli esseri umani e non influiscono negativamente sulla qualità delle cozze stesse. Al contrario, la presenza di queste piccole boe viventi, indica che il mare in cui vengono pescate le cozze è pulito e in buona salute.
Il mare pulito è fondamentale per la sopravvivenza di molte specie, comprese le cozze. La presenza di parassiti denti di cane indica che l’habitat di questi molluschi è ancora intatto e non è stato compromesso da agenti inquinanti o disturbato da attività umane.
Sebbene la loro presenza possa risultare sgradevole esteticamente, non hanno effetti negativi sulla salute umana. Non trasmettono malattie agli esseri umani né influiscono sulla qualità delle cozze dal punto di vista alimentare. La cottura o l’apertura dei molluschi durante la preparazione eliminerà facilmente questi parassiti.
Questi esserini inoltre, risultano essere alquanto affascinanti, visto che fanno parte della specie marina più vecchia del mondo. Hanno popolato i mari nel periodo del Giurassico e sono arrivati a noi riuscendo a sopravvivere ad ogni disastro naturale.