Non si ferma la perdita di biodiversità. Altre tre specie di animali si sono da poco estinte: non vedremo o avvisteremo mai più questi animali. E il processo, nonostante tutti gli appelli, si sta intensificando e velocizzando. Gli scienziati, infatti, sostengono che sia in corso la sesta grande estinzione. Solo che mentre le fase di estinzione precedenti erano imputabili a cambiamenti naturali e all’attività geologica (per tacere dei meteoriti) ecco che adesso è l’uomo, con i cambiamenti climatici, il maggior responsabile della perdita di specie e biodiversità (e questo sia in campo animale che vegetale).
Quali sono le tre specie di animali da poco estinte?
In realtà non è ben chiaro quante specie si estinguano ogni anno. In questi tre casi, da tempo si stava assistendo alla progressiva riduzione degli esemplari delle singole specie, quindi era solo questione di tempo prima che scomparissero del tutto dalla faccia della Terra (e con loro tutto il relativo patrimonio genetico). Queste le tre specie di cui parliamo:
- pipistrello della frutta mariana: piccolo pipistrello di cui da 50 anni a questa parte non si avevano avvistamenti. Per questo motivo è ora considerato estinto. L’ultima volta in cui è stato avvistato è nel 1968. Perché questa specie è scomparsa? In questo caso la colpa è stata attribuita al serpente bruno degli alberi che si cibava di questo pipistrello
- San Marcos Gambusia: è un pesce che viveva nelle acque del Texas. Qui l’ultimo avvistamento risale ormai al 1985, ma anche prima era considerato in via d’estinzione perché da tempo se ne vedevano in circolazione sempre meno esemplari
- Kauai akialoa: questa volta si tratta di un uccello che viveva nelle Hawaii. Questo, almeno, fino all’anno scorso. Questo uccello era stato inserito nell’elenco delle otto specie a maggior rischio di estinzione. In questo caso l’ultimo avvistamento risale al 1969. Perché è scomparso? Molto probabilmente qui si è trattato di una serie di cause. Fra di esse ricordiamo il disboscamento e l’influenza aviaria. Considerate, poi, che era stato scoperto abbastanza di recente, solamente nel 18esimo secolo, ma è sempre stato raro