Vivere Green

Scoperta una nuova (bellissima) specie di Begonie, ma rischia già di estinguersi

Tra le piante tropicali, le begonie sono una delle preferite, in grado di mettere più o meno d’accordo tutti circa la loro bellezza. Rimanerne indifferenti è pressoché impossibile, non per niente in tanti le coltivano oggi, pure lungo la penisola italica. I fiori dalle tonalità vivaci e variopinte le conferiscono un tocco di magia, che già da tempo le hanno consentito di ritagliarsi un posto speciale nella mente e nei cuori degli appassionati di giardinaggio.

In totale la scienza ha individuato oltre 1.800 tipologie di begonie, principalmente presenti nella provincia cinese dello Yunnan. Da poco ne è stata scoperta una nuova, che, purtroppo, risulta in via di estinzione. Le informazioni sul suo conto sono, a onor del vero, abbastanza scarse, anche se nelle prossime settimane i team chiamati a occuparsene cercheranno di conoscerla in ogni minimo dettaglio.

Begonie: l’ultima scoperta in Cina, nella provincia dello Yunnan

Appartiene alla famiglia delle cosiddette begonie tuberose, chiamate così per via, appunto, del tubero di cui dispongono, che svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento. Difatti, ha lo scopo di trattenere i nutrienti necessari alla pianta, affinché cresca forte e rigogliosa pure in territori piuttosto ostili, contraddistinti da scarse precipitazioni nonché da temperature elevate.

Begonie dai fiori rosa

I fiori sono di piccole dimensioni (così come le foglie) e hanno una tonalità rosa, che ne rafforza il fascino. Dalla base del fusto partono i cosiddetti stoloni, ossia dei lunghi rami di colorazione rossa. Alla pari degli altri membri della famiglia, costituisce una pianta perenne, la quale cresce principalmente sotto alberi sempreverdi e a foglia larga.

Begonie dai fiori bianchi

Sebbene sia impossibile quantificare in maniera esatta il numero di esemplari oggi ancora in vita, secondo quanto riferisce l’Accademia cinese delle Scienze, dov’è stata scoperta la pianta, le unità scarseggiano. Le future analisi permetteranno di stabilire quale sia la tecnica migliore per stimolarne la riproduzione e proliferazione. Un patrimonio del genere sarebbe davvero un peccato disperderlo.