Qualunque invenzione dell’uomo nasconde almeno un buon motivo. Si desidera soddisfare un determinato bisogno e vale anche per il buco nel mestolo.
La ragione del buco nel mestolo
Da italiani, probabilmente adoriamo la pasta, uno dei piatti tipici della nostra tradizione gastronomica. Una bella spaghettata costituisce occasione di darsi appuntamento con familiari e parenti. Se in noi batte forte la passione per la cucina allora avremo senz’altro dimestichezza con gli utensili necessari alla preparazione del piatto.
Eppure, alcuni dettagli ci sfuggono perché, in fondo, non sono indispensabili. Ma, altrettanto ovvio, ci riescono a dire qualcosa sull’idea alla base della creazione: il buco nel mestolo ne è un esempio lampante.
La prima risposta alla domanda su cosa serva vien piuttosto naturale fornirla: assaggiare la nostra specialità mentre la mettiamo a bollire. Vogliamo renderla perfetta e riuscire a centellinarne le caratteristiche aumenta le chance di raggiungere il risultato prefissato.
Assai meno banale è la seconda ragione dietro tale peculiarità. In pochi lo sanno e forse pure a te sfugge. Comunque sia, ancora per poco ne rimarrai all’oscuro, in quanto nelle righe seguenti ti spiegheremo nei minimi particolari lo spunto degli ideatori.
Far risalire la nascita del mestolo a un periodo storico esatto è complicato. Navigando in rete si trovano tesi contrastanti tra di loro, segno che non vi sono certezze a tal riguardo. Il motivo dietro al buco nel mestolo pare, comunque, assodato. E sai di che si tratta? Strano a dirsi, ma l’obiettivo era (ed è) di stabilire in un attimo la porzione ideale per una persona.
Prova a inserire gli spaghetti nel foro e saprai, in modo abbastanza accurato, la quantità perfetta nel caso di una sola persona a tavola. Dunque, se devi farti da mangiare e non hai ospiti ne puoi sfruttare la singolare funzione. Dai una chance e noterai con piacere che quanto ti abbiamo detto è tutto vero!