Al giorno d’oggi le tecniche di coltura hanno raggiunto livelli di innovazione elevati. Queste tecniche hanno riscosso negli ultimi anni molto successo. Queste pratiche di coltivazione sono definite “indoor”, cioè coltivazioni senza la luce solare naturale, ma mediante l’utilizzo di lampade artificiali. Lattuga, rucola, spinaci e basilico sono solo alcuni degli ortaggi che si possono far crescere in casa. Cosa serve per creare un orto a casa? illuminazione adeguata, un po’ di spazio, acqua e aria.
Oggi il desiderio di coltivare e produrre ortaggi sani e gustosi è più diffuso che in passato, molti vogliono creare piccoli orti sul terrazzo, sul balcone e durante l’inverno, anche in casa.
Come illuminare il nostro orto a casa
Il problema principale della coltivazione in ambienti domestici è la carenza di luce solare, a cui si può ovviare procurandosi opportune lampade che emettono uno spettro luminoso specifico, che consenta alle piante di fare una corretta fotosintesi. Per la precisione (370nm/710nm), esattamente come accade in una serra moderna, oltre che produrre il calore necessario alle piante per vivere e crescere.
Che tipo di frequenze luminose è meglio scegliere?
Come detto prima, il range di frequenza in cui avviene la fotosintesi è (370nm/710nm). Qualsiasi lampada compresa in questo spettro luminoso può essere potenzialmente valida per il nostro orto a casa.
Bisogna considerare che le frequenze luminose migliori per la crescita delle piante sono quelle rosse e quelle blu, situate agli estremi dello spettro luminoso: sono le frequenze di luce che vengono assorbite dalla clorofilla A, quindi le più utili per lo svolgere la fotosintesi clorofilliana.
Le lampade a led (Light Emitting Diode) sono quelle più indicate per la coltivazione di piante indoor, poiché emettono luce rossa e luce blu, quindi la luce migliore per la crescita delle piante. Sono lampade un po’ più costose rispetto a quelle più comuni, ma hanno il vantaggio di consumare poco, di avere una lunga durata (fino e oltre i 10 anni) e di emettere un calore limitato. La minor quantità di calore prodotto permette di mantenere una corretta temperatura senza scaldare troppo e bruciare le piantine. Sul mercato sono presenti diversi tipi di lampade a led, differenti principalmente per la possibilità di regolare l’intensità della luce emessa.
Allestire un “grow-box”
Una volta scelto lo spazio della casa da dedicare alla coltivazione degli ortaggi indoor, è necessario allestirlo, creando una sorta di piccola serra, o “grow-box”. La serra domestica potrà essere estremamente semplice, sviluppata in orizzontale su un piano. Utilizzando scaffali a più piani si creerà una sorta di “vertical farming”, dove le piante crescono su scaffali sviluppati uno sopra l’altro. Esistono anche grow-box costituite da una sorta di piccola scatola dotata di lampada a led sulla parete superiore. All’interno di questa camera si potrà posizionare un vaso in cui seminare e coltivare una pianta di dimensioni maggiori.
Cosa occorre?
Per la coltivazione dell’orto sono necessari vasi con fori di drenaggio, contenenti terriccio morbido e ben areato. Le lampade a led, solitamente pannelli, dovranno essere appese al di sopra dei vasi. Al centro della superficie da irradiare saranno posizionati i vasi e poi va regolata l’altezza nella maniera corretta. In questo modo la luce si diffonde in maniera omogenea su tutta la superficie coltivata. Nello stesso momento, deve essere verificata la distanza migliore da tenere tra le lampade e le piantine, per non danneggiare con il calore emesso i tessuti più teneri. Solitamente si tratta di pannelli leggeri, con una struttura in alluminio, regolabile con facilità.
In caso il “grow-box” sia troppo piccolo è buona norma posizionare dei piccoli ventilatori all’interno della camera di coltivazione in modo da consentire un corretto ricircolo d’aria e eccessi di umidità.
Illuminazione temporizzata
Le lampade devono essere dotate di un timer. In questo modo si potrà impostare l’accensione e lo spegnimento delle lampade regolando le ore di luce e di buio necessarie alle piante. Solitamente vengono impostate 12 ore di luce e altrettante di buio. Per ottimizzare le condizioni di coltura, è necessario procurarsi anche un semplice sistema di aerazione in modo da consentire il ricambio d’aria. L’ossigeno, infatti, è un altro elemento fondamentale per la coltivazione delle piante: spesso negli ambienti chiusi non ne è garantito il corretto apporto.