Una pianta succulenta molto bella e robusta è l’albero di Giada. Il suo nome scientifico è Crassula ovata, ma è più comunemente nota come albero di Giada per via del fatto che le sue foglie sono di un bel verde che richiama alla mente il colore della giada. Come molte piante succulente, non è difficile prendersene cura, ma bisogna fare particolare attenzione all’irrigazione. Non solo non necessita di troppe innaffiature, ma gli esperti suggeriscono di usare particolari accortezze con l’acqua utilizzata per irrigarla.
L’acqua da usare con l’albero di Giada
L’albero di Giada è una pianta succulenta originaria dell’Africa meridionale, il che spiega perché sia una pianta che non ha bisogno di essere innaffiata spesso. Il che non vuol dire non innaffiarla mai. Per esempio in primavera ed estate, quando fa molto caldo, bisogna innaffiarla almeno ogni due settimane. In autunno e in inverno, invece, andrebbe innaffiata solo quando il terreno è secco.
Questo perché è in grado di trattenere e conservare l’acqua nelle foglie e nel fusto in modo da sopravvivere ai periodi di siccità. La pianta ha adottato questo meccanismo di sopravvivenza per riuscire a superare i lunghi periodi di siccità del suo paese d’origine.
Troppa acqua, inoltre, può causare marciume delle radici, con morte della pianta. Ma oltre a non esagerare con le innaffiature, dobbiamo anche usare la giusta acqua. Gli esperti non hanno dubbi: come tutte le piante grasse, anche l’albero di Giada patisce le acque troppo ricche di calcare.
Questo vuol dire che non possiamo prendere l’acqua di rubinetto così come è e usarla per innaffiare la nostra Crassula ovata. Se dobbiamo per forza usare l’acqua del rubinetto, meglio farla riposare per una notte in modo che il calcare si depositi sul fondo. Si potrebbe usare anche l’acqua passata nelle caraffe demineralizzanti in alternativa.
Altrimenti possiamo sempre usare l’acqua piovana. Basta raccoglierla in un secchio e lasciarla depositare prima di utilizzarla.
Qui trovate poi i segreti dei vivaisti per far prosperare il vostro albero di Giada.