Quando si parla di cambiamenti climatici, si pensa sempre al clima più secco, alle temperature più calde, alla carenza di piogge stagionali alternata a bombe d’acqua in stile tropicale, ma c’è un altro aspetto da considerare. Infatti i cambiamenti climatici aiutano la diffusione degli insetti dannosi che stanno ampliando sempre di più i loro territori.
Il rapporto fra cambiamenti climatici e insetti dannosi
Il problema è questi insetti dannosi distruggono piante e coltivazioni, danneggiando anche gli animali d’allevamento. In passato, quando d’inverno faceva veramente freddo, ecco che le basse temperature e le relative gelate uccidevano insetti e uova. Ma adesso, con gli inverni miti, questo non accade e tali insetti continuano a prosperare. Lo vediamo anche sui nostri cani e gatti, infestati di pulci e zecche anche in pieno in inverno perché non fa abbastanza freddo da uccidere questi parassiti.
Senza parlare, poi, delle estate più calde e secche che contribuiscono al proliferare di tali specie dannose. Fra gli insetti dannosi che stanno ampliando i propri territori a causa dei cambiamenti climatici abbiamo:
- zanzara tigre: l’Aedes albopictus, a differenza delle altre zanzare, vola e punge anche di giorno. Inoltre è portatrice anche di diverse malattie come la chikungunya, l’encefalite, la dengue e il virus zika. Non è certo un caso che con le zanzare stiamo convivendo anche adesso che è inverno
- zanzara coreana e giapponese: l’Aedes koreicus e l’Aedes japonicus stanno invadendo rapidamente il nostro territorio
- Popillia japonica: insetto di origine giapponese che distrugge molte piante, fra cui anche viti e alberi da frutto
- cimice asiatica: questo insetto nocivo è arrivato dall’Asia e si è diffuso rapidamente qui da noi in quanto in Italia non aveva nemici naturali (anche se è stata da poco introdotta qui da noi anche la vespa samurai, insetto che in Asia è il nemico numero uno delle cimici asiatiche. Sperando, però, che a sua volta anche la vespa samurai non diventi un problema)
- mosche: il clima anomalo ha anche aumentato la popolazione di mosche e moschini che danno noia agli animali d’allevamento
- diabrotica: insetto che tende a distruggere soprattutto il mais
- formiche e forbicine: distruggono alberi da frutta come albicocchi e peschi