Purtroppo rischiamo di dover dire addio per sempre al Lago d’Aral. Un tempo uno dei laghi più grandi del mondo, a causa del surriscaldamento globale, negli ultimi decenni praticamente il Lago d’Aral è quasi scomparso del tutto. E se la situazione non cambierà, fra poco non vedremo più le sua acque blu. A confermare la progressiva e rapida riduzione di questo bacino idrico salato sono stati i satelliti della Nasa.
Perché il Lago d’Aral sta rimpicciolendo sempre più?
Il Lago d’Aral è un lago salato che si trova fra l’Uzbekistan e il Kazakistan. Di origine oceanica, cinquant’anni fa occupava una superficie totale di 68mila km quadrati. Solo che adesso la sua superficie si è ridotta di qualcosa come il 75%.
Il Lago d’Aral ha dato lavoro e sostentamento per secoli a migliaia di persone. Ricco di pesci, questi venivano catturati e esportati soprattutto in Russia. Un sistema naturale perfetto, però, rovinato come sempre dall’uomo. Negli anni Venti, infatti, il governo russo cominciò progressivamente a prosciugarlo: le sue acque servivano per innaffiare colture come quelle del cotone.
Così negli anni Sessanta il lago si era già ridotto della metà, mentre nel 1987 i livelli di acqua erano così esigui he ormai il lago era suddiviso in due pozze decisamente più piccole, una in Kazakistan, a nord e una in Uzbekistan, a sud.
Le Nazioni Unite, tramite il loro Programma di sviluppo, hanno parlato di questa situazione come di un vero e proprio “disastro”, uno dei peggiori di questi anni. La progressiva scomparsa del Lago d’Aral si traduce poi in un aumentato processo di desertificazione di quelle aree, con una carenza di acqua potabile che causa un impoverimento delle condizioni sanitarie e che causa anche carestie e malnutrizione.
In aggiunta, chi si occupava delle piantagioni di cotone, ha usato tantissimi diserbanti. Questi sono finiti tutti col contaminare le poche acque residue del bacino idrico e i terreni circostanti. A causa del fatto che il lago, frutto dello scioglimento dei ghiacciai, non ha emissari, ecco che man mano che le acque evaporano, i veleni e le polvere nocive accumulatesi sul fondo, si sollevano in aria a causa del vento e viaggiano anche a centinaia di chilometri, inquinando ulteriormente acqua e suolo.
E non è solo il Lago d’Aral che sta scomparendo a causa dei cambiamenti climatici. Qui trovate altri luoghi che sono destinati a sparire se non invertiremo la rotta.