Manuel MagariniGli elettrodomestici ci semplificano notevolmente la giornata. Non abbiamo idea di come i nostri antenati riuscissero a cavarsela senza di loro né vogliamo saperlo! La lavastoviglie ci aiuta a pulire i piatti, così da rimuovere germi e batteri, nonché togliere le antiestetiche macchie.
A causa dell’inflazione galoppante, bisogna, però, prestare un pizzico di attenzione in più oggi, sennò sarà concreto il rischio di ritrovarsi con una bolletta parecchio salata alla fine del mese. Tra i numerosi trucchetti da porre in atto, nel corso dei prossimi paragrafi ci andremo a soffermare sull’orario ideale di utilizzo.
Qualora tu abbia la possibilità di essere a casa in quella particolare fascia, dovresti approfittarne: metterai a segno un gran bel risparmio!
Quando usare la lavastoviglie per tenere a bada le spese
Il dispendio energetico della lavastoviglie è ragguardevole. Si aggira tra gli 1,2 e i 2,5 kWh a ciclo di lavaggio. Basta farti quattro conti in tasca e noterai quanto tenda presto a lievitare. Anche se la usi un giorno sì e uno no il conteggio finale sarà di importo parecchio elevato. Un modo per tenere a bada i consumi consiste nella scelta di un prodotto all’avanguardia, di ultima generazione.
Gli elettrodomestici, lo ricordiamo, sono ripartiti in varie classi, riportate sulla relativa confezione. Cerca, se possibile, di procurarti un articolo di recente introduzione in commercio. A fronte di un esborso iniziale superiore, ammortizzerai la spesa con il passare del tempo. D’altronde, mica acquistiamo la lavastoviglie ogni anno.
Nel caso in cui sia di buona qualità durerà peraltro a lungo e, nella peggiore delle ipotesi, avrai modo di far valere la licenza sottoscritta con il produttore e il punto vendita. In merito alla tariffa oraria di utilizzo, essa non cambia se monoraria, altrimenti esistono tre fasce definita dall’ARERA (l’ente competente in materia): la migliore è la F3, che va dal lunedì al sabato dalle ore 23 alle ore 7 e durante i festivi, senza limitazioni.
Martina Pragliola
