Come con qualsiasi altra tipologia di coltivazione, anche i cetrioli hanno delle esigenze ben precise. Per stimolarne il corretto sviluppo, e avere quindi un generoso raccolto, cerchiamo di capire insieme cosa apprezzano e quand’è il momento corretto di procedere con il nutrimento.
Già ora ti anticipiamo che il processo è piuttosto laborioso, ma ne vale senza dubbio la pena. Difatti, oltre al loro buon sapore, apportano dei nutrienti importanti per il nostro organismo, che altrimenti sarebbe difficile assumere altrove.
Il nutrimento ideale da somministrare ai cetrioli
Una volta piantati i cetrioli, aspetta un paio di settimane e allora comincia ad alimentarli. Ti chiedi come? La risposta è semplice: materiale organico. Invece di buttarti sugli articoli già presenti in commercio, sui cui ingredienti è naturale avere più di qualche dubbio, prediligi le soluzioni fai da te. Innanzitutto, risparmi (il che non è mai male!) e poi rispetti l’ambiente.
La migliore opzione è costituita dai gusci d’uovo, in quanto ricca fonte di oligoelementi. Pieni di sostanze preziose, costituiscono un vero e proprio tesoro, da non disperdere assolutamente.
Prendine, dunque, atto la prossima volta che sei tentata di buttarli: è uno spreco! Prima di metterli provvedi a lavarli, asciugarli e triturarli, ad esempio mediante un tritacarne. Meglio non farlo manualmente, anche perché piuttosto impegnativo. Ridurre a piccoli pezzi il guscio facilita il processo di assimilazione da parte della pianta. Spargi la polvere ottenuta sotto le radici ed è fatta!
Questo è il prodotto migliore in assoluto per favorire la proliferazione delle piante, tuttavia non è l’unico. In generale, funzionano le sostanze ricche di fosforo, potassio e azoto, come la cenere di legno e le bucce di cipolla.
Il secondo nutrimento dei cetrioli andrà eseguito in seguito alla fioritura e sarà bene ripetere il procedimento pure quando cominceranno a spuntare i primi frutti. Con l’arte del riciclo terrai a bada le uscite di cassa, a fronte di un’azione efficace.