Qual è l’oggetto più sporco della casa? Qualcuno penserebbe alla tavoletta del wc, qualcuno alla spugna con cui puliamo la cucina o il bagno. Eppure c’è un oggetto della cucina che, potenzialmente, può essere ancora più sporco e pieno di germi patogeni rispetto al wc. Stiamo parlando dell’insospettabile tagliere da cucina. Proprio così: oggetto di uso quotidiano, troppo spesso non diamo alla sua pulizia l’importanza che merita.
Perché il tagliere è l’oggetto più sporco della casa?
Tutti noi abbiamo uno o più taglieri in cucina. Non dico che lo usiamo tutti i giorni, ma quasi. Ebbene, pare che il tagliere della cucina possa essere 200 volte più sporco della tavoletta del wc. Inoltre su di essi si depositano e accumulano diversi tipi di batteri, fra cui figurano anche la Salmonella e il Campylobacter.
Ci sono diversi motivi per cui il tagliere della cucina finisce con l’essere così sporco. Prima di tutto, non lo puliamo mai abbastanza. Dopo averlo usato, infatti, spesso non lo laviamo e ci limitiamo a passargli sopra velocemente della carta assorbente per togliere le briciole. Ben che vada, invece, lo passiamo velocemente sotto l’acqua, ma senza usare detergenti per sgrassarlo e pulirlo.
Un altro fatto che concorre alla sua sporcizia è che non ci laviamo le mani prima di cominciare a toccare e tagliare gli alimenti. Già solo questo aiuterebbe a ridurre il numero di batteri sul tagliere.
Da considerare, poi, che quando puliamo il tagliere, magari usiamo spugne non perfettamente pulite e igienizzate. Ci sono studi che sostengono che proprio sulle spugne da cucina si annidino più di 300 tipi diversi di batteri.
Un altro fattore da non sottovalutare, poi, riguarda il fatto che ogni volta che tagliamo qualcosa sul tagliere, su di esso si sviluppano dei microtagli. Succede sia nei taglieri di legno che in quelli di plastica. Ebbene: in quelli in plastica vengono rilasciate microparticelle che possono attaccarsi al cibo e che finiamo poi per ingerire.
Infine bisognerebbe sempre usare taglieri diversi per la carne e le verdure, che per i cibi cotti e quelli crudi. Se usate sempre lo stesso, infatti, rischiate pericolose contaminazioni crociate.