Consiglio per tutti coloro che hanno un giardino: controllate che non ci sia questa pianta. Il suo nome scientifico è Toxicodendron radicans, ma è più nota con il nome comune di edera velenosa o edera del Canada o sommacco velenoso. Non farti confondere dal nome: non è neanche lontanamente imparentata con l’edera comune, l’Hedera helix. L’edera velenosa, infatti, è una pianta delle famiglie delle Anacardiaceae. È una pianta tossica e velenosa in quando può provocare gravi dermatiti allergiche da contatto.
Cosa fare in caso di contatto con questa pianta?
Il Toxicodendron radicans è una pianta non autoctona qui da noi. Infatti è originaria dell‘America del Nord e della Cina. Solo che, in qualche modo, adesso è arrivata anche qui da noi e ha attecchito, motivo per cui possiamo trovarla nei prati e nei nostri giardini.
Molto più diffusa qui da noi in Italia di quanto non si pensi (lo sanno bene gli escursionisti perché si imbattono in essa soprattutto sulle falesie), ecco che è la terza volta che viene segnalata nel nostro paese.
Il fatto è che questa pianta rampicante contiene diverse sostanze tossiche che causano gravi dermatiti da contatto. Fra queste sostanze figura l’urushiol, una sorta di olio che può provocare reazioni allergiche e il ramnosio, monosaccaride aldeico levogiro chiamato anche isodulcite e monomelitosio.
Il contatto con le foglie di questa pianta causa dermatiti anche gravi. Se sospetti di essere venuto a contatto con la pianta o se pensi che quella strana dermatite di cui soffri da qualche giorno possa essere causato dall’edera velenosa, chiedi subito consiglio al tuo medico.
Puoi riconoscere l’edera velenosa dal fatto che ha foglie trifogliate, picciolate e oblunghe. Il margine delle foglie può essere sia intero che seghettato. La foglia ha un colore verde brillante, mentre i fiori sono bianco-verde. Come sintomi provoca:
- arrossamento cutaneo
- edema della parte
- papule e vescicole lineari
- bruciore
- prurito
Se l’edera velenosa viene a contatto con gli occhi, potrebbe provocare grave congiuntivite e anche cecità. Tossica anche se ingerita, con sintomi come nausea, vomito, diarrea, vertigini e insufficienza renale. Nonostante ci siano alcune specie animali che la mangiano senza problemi, l’edera velenosa è tossica anche per cani e gatti, sia per contatto che per ingestione.
E a proposito di piante: fai attenzione anche a questi frutti!