La pianta serpente, è una pianta da appartamento molto conosciuta e molto resistente alle condizioni ambientali. Perciò si presta molto bene alla coltivazione interna nei nostri appartamenti.
La dracena trifasciata è una pianta tropicale, che può avere diverse sfumature di colore, anche se molte hanno foglie fasciate di verde e, comunemente, presentano un bordo giallo.
Cura della pianta serpente
La pianta serpente è la scelta ideale per chi non ha proprio il pollice verde.
Infatti sviluppa maggiormente nella stagione calda, ma mal sopporta il freddo, è resistente alla siccità ma è suscettibile all’irrigazione eccessiva che porta al marciume radicale, per questo è bene innaffiarla solo se il terreno è completamente asciutto.
Nei mesi invernali, queste piante possono sopportare anche due mesi tra un’annaffiatura e l’altra mentre nei mesi più caldi l’acqua non più di ogni due settimane. Parlando della coltivazione vera e propria invece, in termini di luce preferisce la luce indiretta ma costante, può adattarsi alle condizioni di pieno sole e sopravvive anche in situazioni scarsamente illuminate. Mentre l’acqua serve lasciare asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Durante l’inverno, bisogna ridurre l’irrigazione.
Malattie della pianta serpente
Le piante serpente sono suscettibili a molti parassiti comuni delle piante d’appartamento come moscerini, acari, afidi, cocciniglie e mosche bianche. Possiamo evitare un’invasione se manteniamo la pianta sana, perché questi insetti di solito attaccano una pianta quando soffre a causa di livelli troppo alti di umidità o mal circolazione dell’aria. Se notiamo degli insetti sulla pianta, possiamo rimuovili usando un leggero getto d’acqua o con un po’ di olio di Neem biologico.
Può essere attaccata anche dai tripidi, che possono causare l’arricciamento delle foglie. Una volta individuati, taglia le foglie molto arricciate e spruzza la pianta con olio di neem o sapone vegetale per tenere a bada i parassiti. E’ consigliato sempre l’olio di Neem in quanto è una cura biologica.