La Halophila stipulacea è un genere di pianta acquatica che appartiene alla famiglia delle Hydrocharitaceae. Essa è originaria dell’Oceano Indiano, più precisamente del Mar Rosso. Questa è una pianta altamente invasiva e, dagli studi effettuati in passato, si riteneva che essa sarebbe arrivata nel bacino Mediterraneo, ma non prima di 50 anni. Tuttavia, per colpa del cambiamento climatico ed al continuo aumentare delle temperature che ne hanno favorito la crescita e lo sviluppo, questo vegetale invasivo è già arrivato nei nostri mari. La preoccupazione è che la presenza di queste alghe acquatiche potrebbe recare danni all’ecosistema sia a breve che a lungo termine.
Come si è diffusa la Halophila stipulacea
La pianta in questione, come detto prima, è arrivata dal Mar Rosso fino al bacino del Mediterraneo. L’ipotesi più accreditata, secondo i ricercatori, è che essa si sia attaccata al fondo e alle ancore delle imbarcazioni, e sia stata trasportata involontariamente dai pescherecci e le navi attraverso il Canale di Suez.
Nella sua diffusione ha giocato un ruolo fondamentale il cambiamento climatico. Trattandosi di un’alga tropicale, essa inizialmente riusciva a vivere e svilupparsi solo nel Pacifico. Tuttavia il continuo aumento delle temperature ha fatto sì che la Halophila si sia adattata al clima mediterraneo, invadendo dapprima la zona dello Ionio e del Tirreno, fino a diffondersi il tutto il golfo.
Conseguenze della diffusione
Secondo gli studiosi la diffusione di questa pianta prima di oggi era lenta e ininfluente, al punto da doverci impiegare 50 anni prima che arrivasse sulle nostre coste. Tuttavia adesso la sua crescita esponenziale e molto rapida desta qualche preoccupazione. In realtà la Halophila stipulacea non è una specie di pianta altamente aggressiva, tuttavia la sua presenza in nuove acque potrebbe incidere negativamente sull’equilibrio dell’ecosistema e sulla biodiversità. Questo non è altro che l’ennesimo esempio dei danni che può causare il cambiamento climatico, e dovrebbe spronarci tutti a contrastare questo spiacevole fenomeno.