Il Verbasco è una pianta selvatica e spesso viene scambiata per comune erbaccia. Essa è originaria del Nord America, ed è una pianta biennale, ossia il suo ciclo vitale dura circa 2 anni. Durante il primo anno si formano delle rosette alla base composte da foglie verde chiaro molto pelose, le quali alla fine dell’autunno possono arrivare a misurare anche 30 cm. Nel secondo anno invece si forma lo stelo del fiore. La fioritura avviene in modo verticale partendo dalla base del gambo fino all’apice. Quest’ultimo diventa marrone alla fine dell’autunno e dura per tutto l’inverno. Secondo recenti studi, questa pianta possiede molteplici proprietà benefiche, soprattutto per quanto riguarda i nostri polmoni e tutto l’apparato respiratorio.
I benefici del Verbasco
Da alcuni studi è emerso che mescolare le foglie e i fiori di Verbasco per creare un’infuso, risulta essere un rimedio naturale contro le infiammazioni del tratto respiratorio come l’asma o la broncopolmonite. Inoltre essa riesce ad alleviare il dolore provocato dalla tosse o da altre infiammazioni della gola.
Questa pianta viene utilizzata anche come antivirale. Infatti il fiore di Verbasco possiede sostanze contro virus come l’Herpes simplex. A tal riguardo questo vegetale è stato utilizzato anche come principio attivo per combattere il Covid-19 e tutte le conseguenti complicanze polmonari.
A livello vescicale la radice di Verbasco possiede proprietà che contrastano ed aiutano a curare l’incontinenza urinaria. Invece, per quanto riguarda dolori articolari e reumatismi, assumere la radice di questa pianta aiuta ad alleviarli. Infatti essa è utilizzata soprattutto contro il mal di schiena, rilasciando liquido sinoviale che lubrifica le articolazioni.
Infine, ma non meno importante, il Verbasco possiede sostanze in grado di alleviare il mal d’orecchi. In caso di otite, ossia l’infezione di uno o più orecchi, l’olio dei fiori di Verbasco potrebbe ridurre un po’ il dolore. Il consiglio è quello di portare l’olio a temperatura corporea prima di versare un paio di gocce direttamente nella cavità timpanica.