Non tutti sanno dell’esistenza dell’Oidio, una malattia che colpisce moltissime piante, causata dai funghi Ascomycota della famiglia delle Erysiphaceae. Essa viene anche generalmente chiamata mal bianco, nebbia o albugine, a causa della patina biancastra che si forma sulle foglie della pianta infettata. Questa patologia, essendo provocata da un parassita fungino, ovviamente si sviluppa ed è favorita da condizioni di umidità e caldo. In particolar modo essa colpisce la vegetazione in luoghi dove la temperatura è compresa fra i 6° e i 30°. Trattandosi di una malattia particolarmente resistente a trattamenti biologici o chimici, nel caso dell’Oidio è importantissimo intervenire tempestivamente e, quando è possibile, prevenire la sua diffusione.
Come prevenire e trattare l’Oidio
Come detto prima l’Oidio è molto resistente ai trattamenti. Per tale motivo prevenire questa patologia è di fondamentale importanza. Essendo una malattia che si diffonde in condizioni di umidità, la prima cosa da fare è arieggiare le piante ed evitare un’eccessiva irrigazione delle radici. Inoltre vi consigliamo di posizionare i vostri vegetali in zone ventilate ed esposte al sole, distanziandoli un bel po’ l’uno dall’altro consentendo alla pianta di respirare. Un altro metodo per prevenire la diffusione di questa malattia fungina è effettuare una buona pacciamatura. Essa consiste nello spargere il pacciame sul terreno circostante la pianta, in modo tale da evitare un’eccessiva insolazione della stessa.
Se invece la malattia causata dal fungo è già presente, avrete poca possibilità di scelta sull’intervento da effettuare. Il primo consiglio è quello di creare una soluzione a base di aceto e bicarbonato di sodio, la quale verrà spalmata omogeneamente sulla superficie delle foglie infestate. Se il primo metodo non funziona potrete usare invece una miscela a base di Equiseto, un’erba medicinale naturale. Infine, se le precedenti metodiche non hanno portato i risultati sperati, potrete contrastare l’Oidio con un il Ampelomyces Quisqualis, un fungo antagonista.