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Questa città Europea decide di abbandonare le auto: ecco in che modo vogliono ridurre l’inquinamento

Il nuovo rapporto di Airparif evidenzia una significativa riduzione dell’inquinamento atmosferico a Parigi, con cali del 55% per le particelle fini e del 50% per il biossido di azoto negli ultimi due decenni.

L’analisi della qualità dell’aria nella regione parigina ha rivelato risultati sorprendenti, con una significativa riduzione dell’inquinamento atmosferico negli ultimi vent’anni. Un report di Airparif, un’organizzazione indipendente dedicata al monitoraggio della qualità dell’aria, ha reso noti i progressi raggiunti nella capitale francese, sottolineando l’efficacia delle politiche ambientali implementate.

Progressi nella riduzione degli inquinanti

Nel periodo compreso tra il 2005 e il 2024, i livelli di particelle fini e biossido di azoto, considerati tra i principali inquinanti atmosferici, hanno registrato una diminuzione rispettivamente del 55% e del 50%. Questo risultato è il frutto di un insieme di normative e politiche pubbliche adottate a vari livelli, che hanno iniziato a mostrarsi efficaci in merito alla qualità dell’aria. La diminuzione dell’uso delle automobili, avvenuta nel corso dell’ultimo decennio, ha giocato un ruolo cruciale in questo miglioramento. Tuttavia, il report di Airparif ha messo in evidenza che l’ozono continua a rimanere un problema significativo, poiché non ha mostrato una riduzione analoga negli ultimi vent’anni.

L’ozono a livello del suolo è generato attraverso reazioni chimiche che avvengono tra altri inquinanti in presenza di luce solare, e può avere effetti negativi sulla salute, specialmente durante le giornate calde e soleggiate. Nonostante i progressi nel contenimento di particelle e biossido di azoto, l’ozono rappresenta una sfida persistente per la salute pubblica.

Analisi dettagliata del rapporto di Airparif

Il rapporto in questione evidenzia che le concentrazioni di particolato fine (PM2,5) e biossido di azoto (NO₂) hanno mostrato un calo significativo dal 2005. Questi inquinanti sono stati regolamentati per i loro effetti nocivi sulla salute, e si stima che il numero di decessi prematuri attribuibili all’inquinamento atmosferico sia diminuito di un terzo tra il 2010 e il 2019. Tuttavia, l’ozono a bassa quota rimane un’eccezione, con effetti sulla salute in stagnazione, aggravati da fattori come il riscaldamento globale e il trasporto di inquinanti su lunghe distanze.

Allo stesso tempo, il report ha rivelato che nel 2024 circa 800 residenti dell’Île-de-France continuano a essere esposti a livelli di inquinamento superiori ai limiti regolamentari, con la maggior parte di loro situata nelle vicinanze di strade principali. Questo rappresenta una significativa riduzione rispetto ai 5.000 esposti nel 2023. Le aree più colpite includono Parigi e le zone circostanti con traffico intenso, dove gli abitanti sono più vulnerabili agli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico.

Impatto dell’inquinamento sulla salute

Malgrado i progressi raggiunti, il rapporto sottolinea che l’inquinamento atmosferico continua a avere un impatto notevole sulla salute pubblica. Nel 2019, si stima che abbia comportato una perdita media di 10 mesi di aspettativa di vita per ogni adulto nell’Île-de-France e abbia contribuito a una percentuale significativa di malattie respiratorie e cardiovascolari. Le malattie croniche, come asma, BPCO e tumori, sono state collegate all’inquinamento, evidenziando la necessità di ulteriori interventi per migliorare la qualità dell’aria.

tettoia green

Le mappe di calore dell’inquinamento mostrano come le zone più critiche abbiano subito cambiamenti significativi nel corso degli ultimi vent’anni. Le aree contrassegnate in rosso, che indicano livelli allarmanti di biossido di azoto, si sono ridotte nel 2023, mostrando un miglioramento nella qualità dell’aria. Tuttavia, rimane fondamentale che le politiche attuali continuino a evolversi per rispettare futuri standard di qualità dell’aria.

Lezioni e sfide per il futuro

Le politiche adottate a Parigi, che includono una maggiore attenzione alla mobilità sostenibile, come l’espansione dei mezzi pubblici e delle piste ciclabili, offrono un modello da seguire. Tuttavia, è chiaro che per raggiungere risultati simili in altre città, come quelle italiane, è necessaria una ristrutturazione delle politiche di trasporto e una riduzione della dipendenza dal traffico privato. L’implementazione di tecnologie ecologiche e l’introduzione di zone a bassa emissione sono passi cruciali per migliorare la qualità dell’aria.

Investire nella ricerca e nelle soluzioni innovative per il traffico urbano è essenziale per creare un ambiente più sostenibile. L’esperienza di Parigi dimostra che è possibile ridurre l’inquinamento atmosferico, ma richiede un impegno politico deciso e un approccio integrato per affrontare le sfide attuali e future.