Hai deciso di coltivare il prezzemolo sul tuo balcone o nel tuo orto? Ottima idea: è una pianta aromatica molto versatile, utilizzata spesso in cucina. Tuttavia è bene sapere come raccoglierlo e come conservarlo correttamente, in modo da evitare ogni genere di problema. Questo perché, lo ricordiamo, il prezzemolo non va mai mangiato dopo che la pianta è fiorita: diventa tossica.
Raccogliere e conservare il prezzemolo: consigli
Ne abbiamo già parlato in passato. Fra le piante velenose più tossiche al mondo c’è proprio il prezzemolo, ovviamente solo dopo che è fiorito. Una volta che la pianta fiorisce, infatti, in tutte le sue parti aumenta e si accumula una sostanza tossica estremamente velenosa.
Questo vuol dire che dobbiamo sapere come e quando raccoglierlo. Indipendentemente da quando lo si è piantato, bisogna raccogliere il prezzemolo solo ed esclusivamente prima della fioritura. Meglio scegliere le foglioline nuove, quelle che spuntano dopo un’eventuale potatura.
Una volta raccolto, però, bisogna anche saperlo conservare. Come pianta, infatti, una volta raccolta è molto delicata, dunque si rovina facilmente. Se ne avete parecchio, potete anche congelarlo, ma sempre messo negli appositi sacchettini e scongelato solo quando dovete usarlo.
Nel caso della conservazione in frigo, invece, bisogna o metterlo negli appositi sacchettini in plastica o nella carta stagnola. Facendo così, però, potrà essere usata solamente per tre giorni, poi bisogna buttarlo via.
Potrebbe durare un po’ di più se si mette il prezzemolo dentro un panno umido inserito in un sacchetto apposito per il congelatore. In questo modo le foglie si seccheranno più lentamente. Un altro metodo di conservazione usato dalle nostre nonne prevede di mettere il prezzemolo con i gambi in un bicchiere di acqua. Il tutto va coperto poi con della pellicola trasparente e messo in frigo.
Così facendo, potrete conservare il prezzemolo per massimo una settimana. Se volete conservarlo per più tempo, è necessario congelarlo.