Con l’autunno si sa, le foglie si seccano, cambiano colore e cadono inesorabilmente. Così parchi e giardini si riempiono di foglie dei più svariati colori autunnali, dal rosso all’arancione. Raccoglierle non è mai una buona idea, ecco perché.
Le foglie rosse, arancioni, gialle o marroni sono tipiche dell’autunno. In questa stagione infatti le temperature scendono, e le foglie si seccano cambiando colore e tingendosi di queste splendide tonalità autunnali che riscaldano nonostante il freddo.
Così quando si passeggia per strada, nei parchi non si può non notare questa distesa di fronde secche. Anche chi ha dei giardini lo sa, in questo periodo vengono letteralmente ricoperti. Insomma se per molti questo scenario di caldi colori è gradevole per gli occhi, per altri questa distesa che si crea in autunno, rappresentano un problema. In realtà eliminarle del tutto non è una buona idea.
Ecco perché le foglie che cadono non andrebbero rimosse
Già alcune città europee lo fanno e si può prendere esempio proprio da loro. Le foglie cadute nelle aree verdi non vengano spazzate via per i vantaggi per l’ambiente che portano. Svolgono infatti una funzione termoisolante per le piante stesse dalle quali cadono: le proteggono dal freddo invernale, preservando le radici dal gelo. Inoltre costituiscono un rifugio naturale per vari animali selvatici come, ad esempio, il riccio, ma anche lombrichi, farfalle. Molti insetti, inoltre, si nutrono proprio di foglie, aiutando il processo di decomposizione anche di altri microrganismi.
Infine, queste foglie, man mano che rimarranno sul terreno, diventeranno compost che favorirà le piante in primavera e in estate. Insomma, le foglie secche in giardino non sono poi così brutte ed inutili, anzi hanno delle risorse impensabili. Tuttavia, se si volesse comunque raccoglierle, ci si potrebbe dotare degli attrezzi più utili come un rastrello oppure un soffiatore di foglie, che velocizza e rende più facile il lavoro.