Monica InnauratoSe esiste un animale che fa paura a tutti sono le vipere, l’unica specie di serpenti velenosi presenti in Italia. Questi rettili si distinguono da alcune caratteristiche, come la testa triangolare, il corpo tozzo che di solito non supera il metro di lunghezza e una coda che si restringe bruscamente. Gli occhi hanno pupille verticali, simili a quelle dei gatti e colorazioni che variano dal grigiastro al rossastro, con potenziali macchie di giallo o verde.
4 specie di vipere velenose
Solitamente questi rettili vivono in ambienti rocciosi, boscosi e in prati con abbondante vegetazione. In Italia è possibile trovarle in quattro specie diverse. La vipera aspis, la più comune in Italia si trova prevalentemente nelle regioni montuose del nord e del centro. Questa specie è dotata di un veleno tossico sia per i nervi che per il sangue e può provocare dolore e gonfiore, oltre a sintomi come nausea e difficoltà respiratorie.
La vipera berus, particolarmente diffusa nelle Alpi e in alcune aree appenniniche è lunga circa 90 centimetri,ha colorazioni che vanno dal marrone al verde e una striscia scura lungo il dorso. Sebbene il suo morso non sia fatale è importante rivolgersi immediatamente al medico.
La vipera dell’Orsini è la più piccola tra le vipere italiane e la sua colorazione è solitamente crema o rossastra con una striscia bruna. Sebbene meno pericolosa rispetto ad altre specie, il suo morso può comunque causare reazioni locali.
Infine c’è la più pericolosa delle vipere Italiane, la vipera ammodytes presente in alcune zone del nord-est, come il Friuli Venezia Giulia. Può raggiungere un metro di lunghezza e si distingue per la presenza di un corno sul muso e una colorazione grigia o marrone.
Di certo trovarsi faccia a faccia con uno di questi rettili può essere terrificante, ma è importante mantenere la calma, evitare movimenti bruschi e arretrare lentamente, in modo da non spaventarli e lasciargli lo spazio per fuggire.
Martina Pragliola
Manuela Chimera
