Il surriscaldamento climatico ci tocca tutti da vicino. Non vi sono distinzioni di alcun genere nel momento in cui all’ordine del giorno vi è la salute dell’ecosistema. Sulla Terra dobbiamo convivere e sarà così almeno per tanto tempo ancora.
Qualora andassimo a colonizzare nuovi pianeti sarà lunga l’attesa. Nel frattempo, è necessario fare fronte comune, soprattutto sulle esigenze dell’ambiente. Perché, in caso contrario, ogni parte coinvolta ne pagherebbe dazio.
I cibi che gravano di più per il surriscaldamento climatico
Spesso sottolineiamo come sia importante muoversi nella stessa direzione. Ciascuno può, nel proprio piccolo, dare un contributo importante a un approccio virtuoso. Da soli è possibile andare poco lontano, uniti, invece, la situazione è potenzialmente in grado di cambiare. Premesso ciò, la grossa parte della responsabilità grava sulle spalle della politica internazionale.
I capi di Stato, a braccetto con i maggiori capi d’industria, hanno tra le mani il destino della Terra. Di conseguenza, spetterà, innanzitutto, a loro individuare delle manovre efficaci contro problemi di estrema attualità, quali il riscaldamento globale.
Gli studi indicano tre differenti tipologie di cibo da regolamentare con maggiore attenzione. Si tratta di alimenti dal forte impatto sulle sorti del mondo che ci circonda.
Al primo posto figura il consumo di carne, soprattutto di bovini, avente una rilevanza sul surriscaldamento del 33 per cento. Tra i sistemi di trasporto, la distruzione delle distese, l’uccisione degli animali e non solo, si contano parecchi fattori critici.
Al secondo posto, con un’influenza del 23 per cento, c’è la coltivazione di riso. Piuttosto distaccato dalla prima posizione, le tecniche oggi adottate lasciano a desiderare. Infine, occupano il terzo posto i latticini.
Alla luce di quanto abbiamo detto, sarebbe opportuno analizzare con una chiave di lettura diversa i risvolti legati all’allevamento intensivo. Il progresso deve passare, in primis, attraverso migliori tecniche produttive e di coltivazione di carne, la coltivazione del riso e i latticini.