Sicuramente avrai sentito almeno una volta tenere banco le discussioni su quale sia il migliore tra il latte vaccino e il latte vegetale.
Ognuna delle due “fazioni” porta avanti con ferma convinzione le rispettive ragioni, senza arretrare di un passo.
Latte vaccino e vegetale a confronto
Il consumo della tipologia di origine animale ha segnato un forte calo negli ultimi anni. Anche se le ragioni non sono chiare, esso può dipendere dalla somma di vari fattori: la radicate convinzione che sia cattivo, l’aumento degli intolleranti al lattosio e la maggiore facilità di acquisto delle alternative.
Qualche tempo fa le bevande vegetali era reperibile esclusivamente in negozi specializzati, mentre ormai si trovano in qualunque supermercato.
Il valore nutrizionale del latte non va sminuito, sicché è un alimento completo:
- apporta proteine dall’elevato valore biologico;
- contiene minerali quali il fosforo, il calcio, nonché le vitamine, come la A e la D.
Insomma, il consumo permette di soddisfare il fabbisogno giornaliero raccomandato dai dietologi circa alcuni elementi di cui l’organismo non può fare assolutamente a meno. Il calcio nel latte vaccino è peraltro presente in abbondanza, assorbibile al 32 per cento.
Le complicazioni sorgono a causa dell’eccessiva assunzione di grassi saturi di origine animale. Ci sono persone intente a ridurre le quantità di latte, quando in realtà dovrebbero diminuire quelle di carne.
Le bevande vegetali non contengono lattosio o grassi in grado di incrementare i livelli di colesterolo cattivo. La prevalenza è a basso contenuto calorico, ha un’elevata percentuale di acqua (fino al 90 per cento) e i relativi componenti sono facili da assimilare e digerire. Il concentrato di vitamine del gruppo B è considerevole; d’altro canto, manca la vitamina B12, prerogativa degli alimenti di origine animale. Significativo è, inoltre, il contenuto di potassio, e il rapporto sodio/potassio è davvero buono.
In definitiva, non esiste un vincitore assoluto tra il latte vaccino e vegetale. Entrambi hanno punti forti e deboli, ragion per cui si consiglia di ascoltare le esigenze del proprio corpo.