Ostinarsi a ignorare le erbe infestanti (o erbacce) non è mai una buona idea. Difatti, anche se appaiono innocue, in realtà danno tutta una serie di grattacapi. Nello specifico, finiscono per togliere dei preziosi elementi nutritive alle piante che stai realmente cercando di coltivare. Ecco perché, anziché rimandare la questione, dovresti “prendere il toro per le corna”.
In che modo liberarti delle erbe infestanti con l’acqua
Trattarle con successo ti permetterà di scongiurare spiacevoli sviluppi, tipo la morte della tua adorata coltivazione. In circostanze del genere, te la sarai andata a cercare. Che sia sofferente riuscirai presto a rendertene conto, ma nei tuoi panni cercheremmo di intervenire in anticipo.
Detto altrimenti, non appena vedi spuntare le erbe infestanti, ricorri a efficaci rimedi. In commercio trovi diverse soluzioni, alcune delle quali creati da aziende parecchio rinomate. Spinta dall’ottima reputazione guadagnata sul campo da una determinata compagnia, saresti tentata dal corrispondere totale fiducia.
Lo ritieni un risparmio di tempo, in quanto l’alternativa sarebbe di sviluppare un composto fai da te. In realtà, gli articoli messi sugli scaffali tendono a contenere sostanze chimiche e, pertanto, nocive per la salute. Aggiungiamoci poi che il prezzo tende a essere piuttosto elevato, specialmente con l’insorgere dell’inflazione, e hai il quadro completo.
Inoltre, la convinzione che occorra passare un sacco di ore nella preparazione di una miscela poggia su presupposti errati. In un post su Facebook di Gardening UK, Rachel Roberts ha provato a “tastare con mano” il feedback della community, costituita da professionisti del settore o, quantomeno, appassionati.
La conversazione intrattenuta si è focalizzata sull’alleato ideale contro le erbe infestanti, ovvero l’acqua bollente, da spruzzare in giardino. È emerso che in tanti vi ricorrono nella lotta alle erbacce e alcuni portano sempre con sé un piccolo bollitore. Onde evitare di rovinare la superficie, non viene, comunque, utilizzato in modo così frequente: di solito, ci si attesta intorno a un mese.