Il melograno, è un frutto originario del Medio Oriente e dell’Asia Occidentale. Utilizzato da secoli nella cucina tradizionale e nella cucina di diverse culture per le sue proprietà nutrizionali e per il suo sapore distintivo.
Purtroppo una forma di malattia fungina sta attaccando queste coltivazioni stiamo parlando dell’alternaria del melograno.
L’alternaria del melograno è una malattia fungina che colpisce i melograni. Si manifesta con la comparsa di macchie nere sui frutti e sui rami dell’albero che possono poi diventare marroni e ricoperti di muffe. La malattia può causare la morte dei germogli e dei rami giovani, e può ridurre la quantità e la qualità del raccolto.
Causa, sintomi e soluzioni per l’Alternaria del melograno
La causa principale dell’alternaria è il fungo punicae, che si diffonde attraverso il vento, gli insetti, e gli attrezzi da giardino contaminati. Il fungo può sopravvivere per molti anni, e può entrare nell’albero attraverso le foglie e i tagli.
I sintomi dell’alternaria possono essere difficili da riconoscere all’inizio, poichè possono assomigliare a quelli da altre malattie causati da insetti o da condizioni climatiche. Con il tempo, però, le macchie nere e le muffe diventano più evidenti, e rendono più semplice il riconoscimento del fungo.
Per minimizzare i danni ci sono alcune precauzioni da adottare. Per prima cosa è importante mantenere l’albero in salute, fertilizzandolo regolarmente e togliendo i rami secchi e malati. Inoltre è consigliabile evitare di bagnare le foglie durante l’irrigazione, e mantenere il terreno ben drenato per evitare che il fungo si diffonda attraverso l’acqua stagnante.
In caso di infezione, è possibile utilizzare prodotti a base di rame o di zolfo per controllare la crescita del fungo. Seguire sempre le dosi consigliate per non danneggiare l’albero o le altre pianti presenti in giardino. Inoltre bisogna isolare gli alberi infetti per evitare che il fungo si diffonda ad altre piante, e raccogliere i rami infetti per impedire che il fungo sopravviva durante i periodi di riposo vegetativo.