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Prima di mangiare queste farine di insetti: attenzione a queste persone. L’allarme è stato lanciato da alcuni esperti

Sono in arrivo sugli scaffali di tutta italia, farina di grilli, biscotti di locusta e pasta di larve. Gli esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica mettono in guardia i futuri consumatori sulle possibili reazioni allergiche derivate dal consumo di insetti.

Alcuni casi noti di allergie alimentari derivate da insetti sono stati registrati in Cina, Stati Uniti e qualche caso in Europa.

Le reazioni allergiche legate al consumo di insetti

Il rischio di reazioni allergiche riguarda il 2% degli italiani.Per garantire la tutela del consumatore è importante che le etichette siano molto dettagliate e riportino con chiarezza il contenuto di prodotti derivanti da insetti.

larve

I sintomi dell’allergia a farine da artropodi possono variare seconda della gravità della reazione allergica. Ecco alcuni dei sintomi più comuni associati alle allergie da queste farine: prurito o gonfiore della bocca, delle labbra o della lingua, eruzione cutanea o orticaria, starnuti o naso che cola, tosse o respiro sibilante, difficoltà respiratorie, nausea o vomito, diarrea.

Nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti già allergici ad altre sostanze, sia animali che vegetali, che hanno riportato questi effetti dopo aver ingerito farine di grilli.

farine

Le farine di insetti rimangono comunque una buona fonte di proteine, grassi, vitamine e minerali. Inoltre dato non secondario, emettono meno gas serra rispetto alla maggior parte del bestiame. Si stima che nel 2030 circa 390 milioni di consumatori acquisteranno 260 mila tonnellate di questi alimenti.

Le Istituzioni, pur dando l’ok all’immissione sul mercato di questi nuovi tipi di alimenti, sottolineano l’importanza dell’informazione e ribadiscono la chiarezza assoluta delle etichette.

Poiché questi nuovi prodotti saranno sempre più utilizzati per sostituire le proteine animali, i medici dovranno educare i pazienti sugli eventuali rischi di allergie e le agenzie di regolamentazione dovranno considerare l’etichettatura nazionale pertinente.

Scegliere cosa mangiare rimane comunque un diritto del cittadino. Ognuno sarà libero di scegliere se sperimentare nuovi cibi oppure proseguire sulla propria strada.