Le piante velenose purtroppo esistono e crescono anche nel nostro paese, e come la maggior parte delle sostanze velenose sono ben nascoste.
Infatti le piante che hanno delle proprietà velenose nelle proprie caratteristiche spesso sono quelle che addirittura vengono coltivate dagli appassionati.
Questa circostanza si crea sempre più spesso nei nostri giardini ed anche nelle aiuole pubbliche, ma perchè accade questo?
Perchè spesso coltiviamo piante velenose
Questo tipo di piante sono sempre più spesso sotto ai nostri occhi, oltre ad essere apprezzate da molti, coltivatori e non.
Le piante velenifere la maggior parte delle volte sono spesso quelle più colorate o profumate. Infatti la caratteristica di essere più appariscenti, in natura, è associato ad un segnale di pericolo, basti pensare ai funghi, i funghi ad esempio rossi, con i puntini bianchi, hanno un aspetto appariscente e delle volte invitante. Questo però all’occhio umano, infatti negli animali, i colori sgargianti della natura spesso suggeriscono la presenza di veleno o simili associati a quel colore.
Questo è il motivo principale per il quale noi scegliamo, a nostra insaputa delle piante velenose come piante ornamentali. Fiori colorati e profumati piacciono a tutti, ma attenzione al tipo di piante, spesso il pericolo è nascosto nella bellezza.
Le piante velenose più comuni
La prima pianta velenosa da citare in termini di popolarità è il tanto conosciuto ed amato oleandro.
Nell’oleandro, rami, foglie e fiori, contengono un potente veleno, in grado di uccidere un essere umano adulto, solamente tramite l’ingestione di una sola foglia. Quindi attenzione ai bambini ma anche ad esempio a non utilizzare questa piante per fare la brace o aromatizzare i nostri piatti.
La stella di Natale è la seconda pianta velenosa più conosciuta e che negli ultimi anni, molti di noi tengono in casa nel periodo delle feste, magari utilizzandola come centro tavola!
Questa pianta dalle foglie molto colorate ed apprezzate contiene all’interno del proprio gambo un fluido lattiginoso molto pericoloso, per l’ ingestione ma anche per il contatto cutaneo o con le mucose, soprattutto quelle degli occhi.