La pressione sanguigna è la forza con cui il cuore spinge il sangue nei vasi, essa se interessa le arterie si parla di pressione arteriosa, mentre se si tratta di vene è chiamata pressione venosa. I valori considerati normali sono 120 mm/Hg (millimetri di Mercurio) per la sistolica e 80 mm/Hg per la diastolica. Se aumenta lo sforzo effettuato dal soggetto aumenta anche la pressione.
Nel mondo molti individui soffrono di pressione bassa (ipotensione). I sintomi di tale disturbo sono debolezza, astenia, irritabilità, capogiri e inappetenza. Ci sono però molti alimenti che si possono assumere per alzare la pressione arteriosa, ed alcuni invece che sarebbe meglio evitare.
Cibi consigliati in caso di pressione bassa
Per alzare la pressione sanguigna è importante seguire una dieta ricca di carboidrati, proteine e grassi. Sono molto importanti i cereali integrali, i quali sono ricchi di vitamina B e C e di minerali quali magnesio, ferro e potassio.
Quest’ultimo è essenziale perché possiede proprietà drenanti, regola la pressione e il battito cardiaco. La sua carenza provoca debolezza e astenia. Lo si trova soprattutto in riso, ananas, verdure a foglie verdi e banane.
Il magnesio è importante perché trasforma gli zuccheri in energia, quindi contrasta l’ipotensione. Questo minerale è presente nella frutta secca, legumi e cereali. Se vi è carenza potremo avere stanchezza, insonnia ed irritabilità.
In sintesi si consiglia di assumere molta frutta e verdura di stagione, patate, zucchine, peperoni, frutta secca, riso, cereali integrali, ma anche cioccolato fondente e vari infusi. Inoltre si consiglia di consumare 5/6 pasti leggeri durante la giornata anziché i soli 3 pasti principali più sostanziosi.
Alimenti da evitare con l’ipotensione
Ci sono al contempo alcuni cibi da evitare nel caso si soffra di ipotensione. Fra questi troviamo la canapa selvatica, alcolici, cibi ricchi di zuccheri, tè o altre bevande che vanno bevute calde come tisane e camomille. Infine, come detto prima, non bisogna fare pasti troppo abbondanti.