La festa delle donne è alle porte e anche quest’anno le mimose verranno prese d’assalto. Ma da dove parte questa tradizione e perché proprio le mimose?
La storia della festa della donna ha radici profonde e risale al movimento per i diritti delle donne del XIX secolo. Nel 1908, a New York, un gruppo di donne si manifestò per chiedere un miglioramento delle condizioni di lavoro e la fine della discriminazione sessuale. In seguito a questa protesta, la Socialist Party of America ha proclamato il primo National Women’s Day nel 1909.
La festa della donna ha acquisito ulteriore importanza in Europa durante la prima guerra mondiale, quando molte donne hanno lavorato nei campi e nelle fabbriche per sostituire gli uomini che erano partiti per la guerra. Nel 1917, le donne russe hanno organizzato una manifestazione a San Pietroburgo per chiedere il diritto di voto e una fine alla guerra. Questa manifestazione ha portato alla creazione della Giornata Internazionale della Donna l’8 marzo.
L’idea di celebrare la festa della donna con la mimosa è invece di origine italiana. Nel 1946, un gruppo di donne dell’Unione Donne Italiane ha deciso di adottare la mimosa come simbolo della festa della donna.
La scelta delle mimose come simbolo della festa della donna fu dettata dalla loro capacità di resistere anche alle condizioni climatiche più difficili, simboleggiando così la forza, la tenacia e la resilienza delle donne nella lotta per i propri diritti. Tuttavia, nel corso degli anni, la mimosa è stata talvolta ridotta a un oggetto decorativo, privata del suo significato più profondo e offerta alle donne come un dono convenzionale e poco significativo.
È giusto recidere le mimose dagli alberi?
La pratica di recidere le mimose dagli alberi per regalarle alle donne ha suscitato polemiche e critiche da parte di ambientalisti, agricoltori e appassionati di giardinaggio. Infatti, la raccolta indiscriminata di mimose può danneggiare gli alberi e compromettere la loro capacità di produrre frutti e semi.
Inoltre, molte mimose sono coltivate in modo intensivo e utilizzano pesticidi e fertilizzanti chimici, che possono avere effetti negativi sulla salute umana e sull’ambiente circostante.
Molti ambientalisti e sostenitori della festa della donna suggeriscono di optare per gesti più significativi e consapevoli, come la partecipazione a manifestazioni, la promozione di iniziative di solidarietà e di sostegno alle donne in difficoltà, la donazione a organizzazioni benefiche che finanziare per la tutela dei diritti delle donne.