Perché sarebbe meglio differenziare le bottiglie marroni di vetro da quelle verdi e bianche? Te lo spieghiamo noi!

Molto spesso ci si chiede perché le bottiglie di vetro sono di colori diversi. Potrebbe sembrare un fatto puramente estetico ma in realtà i colori hanno scopi ed usi totalmente differenti.

Le bottiglie di vetro marroni vengono principalmente utilizzate per conservare bevande alcoliche e succhi di frutta scuri. Quelle verdi e bianche invece, vengono utilizzate per conservare bevande non alcoliche, succhi di frutta chiari e latte.

Ciò è dovuto alla capacità del vetro marrone di proteggere meglio i contenuti dalla luce solare, che può causare la degradazione dei componenti sensibili delle bevande come gli aromi e le vitamine.

Il vetro marrone è ottenuto aggiungendo del ferro e del cobalto alla miscela di sabbia, soda e calcio utilizzata per produrre il vetro. Questo da al vetro un colore marrone scuro e lo rende resistente alla trasmissione della luce solare.

Inoltre il vetro marrone è anche più resistente alla rottura rispetto al vetro trasparente, il che lo rende adatto all’imballaggio di bevande in bottiglie.

Perché le bottiglie di vetro vanno differenziate

Quando le bottiglie vengono gettate differenziarle è importante innanzitutto perché come già detto prima le bottiglie di diversi colori vengono utilizzate per contenere prodotti diversi .

Inoltre la differenziazione di questi prodotti consente agli impianti di riciclaggio di triplicare il vetro che viene raccolto in modo efficiente per la produzione di nuove bottiglie.

La differenziazione in base ai colori, consente anche di evitare contaminazioni incrociate. Ad esempio, se una bottiglia di vino marrone contenente residui di vino viene mescolata con il vetro di una bottiglia di acqua verde, può compromettere la qualità del vetro riciclato e renderlo meno adatto alla produzione di nuove bottiglie.

In ultimo la differenziazione delle bottiglie di vetro consente agli impianti di riciclaggio di aumentare la qualità del vetro riciclato e di sostituirla per la produzione di nuovi prodotti, riducendo così la quantità di materiali e di energia necessari per la produzione di nuovi prodotti.