In questo periodo di crisi climatica e fenomeni metereologici estremi che hanno effetti disastrosi, alcuni effetti sono nascosti, come le conseguenze sull’industria dei profumi. Siccità, cicloni, brusco cambiamento del clima incidono sulla coltivazione dei fiori destinati alla produzione di profumi. Ma osserviamo il caso del gelsomino di grasse, il suo prezzo è salito alle stelle, perché?
L’inverno è giunto quasi al termine, ma già dall’inizio dell’anno abbiamo sperimentato una finta primavera: limoni in fiore a gennaio, api disorientate, poi ondate di gelo giunte così bruscamente da bruciare le gemme di piante e alberi.
La crisi climatica è anche questo, a pagarne le spese non sono solamente il paesaggio come le inquietanti immagini del Garda con un livello dell’acqua terribilmente basso o l’agricoltura sempre più sofferente, ma anche settori che apparentemente non sembrerebbero risentire degli effetti dello stravolgimento del nostro clima.
Uno di questi è l’industria dei profumi. I fenomeno metereologici estremi stanno mettendo a dura prova questa produzione anche in alcune regioni che hanno sempre potuto vantare un microclima perfetto per la coltivazione di fiori per le fragranze.
Focus sull’industria dei profumi
Un esempio è Grasse, la capitale mondiale del profumo nell’entroterra di Cannes. In questo territorio hanno investito le casa di alta moda per le loro essenze. Basti pensare al gelsomino di grasse alla base del famoso Chanel N°5.
Il gelsomino di Grasse è arrivato a costare più dell’oro come altri fiori, i cui prezzi sono esplosi. La causa è la difficoltà di coltivazione di queste piante nelle attuali condizioni. Anche in Madagascar il costo della vaniglia ha subito un aumento spropositato per via della siccità e il Paese africano è tra i maggiore produttori mondiali di vaniglia.
Le grandi case stanno stoccando materie prime in previsione di possibili carenze negli anni a venire. Spesso il prezzo molto alto dei materiali deriva dalla difficoltà del lavoro e dal tempo necessario per ottenere le fragranze, se a questo si aggiunge il fattore delle avversità climatiche, il prodotto può scarseggiare e il suo prezzo può aumentare ulteriormente.
Oltre alle materie prime e alle pregiate fragranze è in ballo la tradizione e l’arte della profumeria, un savoir-faire riconosciuto come patrimonio dell’umanità.