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Perché nel tempo frutta e verdura sono sempre più insipidi: la risposta che nessuno di noi immagina

Quando portiamo in tavola frutta e verdura ci rendiamo conto che il sapore che sentivamo al tempo dei nostri nonni è ormai svanito. Questi alimenti sono sempre più insipidi. Purtroppo il fatto che la frutta non sappia più di niente non è un sentore comune ma dipende da scelte agricole e pratiche di produzione che si sono evolute nel tempo.

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Frutta e verdura senza sapore: le cause

Negli ultimi settant’anni, l’agricoltura ha subito enormi cambiamenti. L’uso di fertilizzanti chimici, la coltivazione in serra e le pratiche di conservazione hanno fatto sì che frutta e verdura perdessero man mano il loro sapore. I frutti a differenza del passano sono più grandi e belli da vedere, ma questo loro aspetto estetico è costato in termini di gusto.

Un’altra componente cruciale che ha inciso sulla perdita del gusto è la raccolta. Alcuni frutti come le banane e i pomodori continuano a maturare anche dopo essere stati staccati dalla pianta e per soddisfare la domanda i coltivatori li raccolgono prima della maturazione. Questo fa si che appaiano in modo perfetto sugli scaffali ma mancando dei nutrienti e degli zuccheri che si sviluppano durante il normale processo di maturazione risultano molto più insipidi.

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Per di più a compromettere definitivamente il gusto di questi alimenti sono le basse temperature a cui li sottopongono durante il trasporto. Il freddo infatti inibisce gli enzimi responsabili della sintesi delle sostanze aromatiche compromettendone definitivamente il gusto. A causa di tutti questi fattori a rimetterci non è stato solo il gusto ma anche l’apporto di sostanze nutritive presenti in questi alimenti. Diversi studi hanno sottolineato che nel tempo vitamine e minerali in diverse varietà di frutta e verdura si sono notevolmente ridotte.

Per tornare ad assaporare frutta e verdura gustosa e nutriente bisognerebbe adottare pratiche agricole più sostenibili, coltivare il proprio orticello e promuovere l’agricoltura a chilometro zero e di stagione. Solo tornando a preferire la qualità piuttosto che la quantità potremmo riportare sulle nostre tavole i sapori di un tempo.