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Perché nei cimiteri ci sono sempre i cipressi? La risposta che sono in pochi a conoscere

Quando ci capita di vedere dei cipressi o di pensare a questi alberi, la prima cosa che ci viene in mente è il cimitero. Quante volte vi sarete chiesti perché questi alberi fanno da cornice al luogo di riposo di tante persone. Dovete sapere che associare questi alberi eleganti e slanciati al luogo di eterno riposo ha delle spiegazioni sia pratiche che simboliche. Andiamo a scoprirle.

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I motivi pratici e simbolici della presenza dei cipressi nei cimiteri

I cipressi sono alberi sempreverdi che per natura richiedono poca manutenzione.Il loro fogliame dura tutto l’anno e le foglie non rischiano di cadere sui loculi e di sporcarli. Questa caratteristica permette a chi ha il compito di gestire la pulizia dei cimiteri di mantenerli sempre perfettamente in ordine.Un’altra caratteristica di questi alberi che li ha destinati ai risiedere nei cimiteri sta nel fatto che le radici crescono in profondità e non in larghezza. Questo evita che con il tempo causino danni alle lapidi.

Un’altra caratteristica che li rende idonei ai luoghi di riposo eterno è la longevità e la resistenza agli agenti atmosferici. Dovete sapere infatti che fin dall’antichità per via di questa loro caratteristica, il legno dei cipressi era utilizzato per costruire tombe e sarcofagi.

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Oltre alle loro caratteristiche questi alberi portano con sé anche un profondo significato simbolico. La loro forma slanciata ed elegante richiama l’idea dell’anima che sale verso il cielo. Nella mitologia greca, il cipresso era sacro ad Ade, il dio dell’oltretomba e simboleggiava non solo il lutto, ma anche un accesso all’eternità. Nel cristianesimo si narrava che il legno di cipresso sia stato usato nella costruzione della croce di Gesù, sottolineando così la sua associazione con la vita eterna.

In molti paesi i cipressi sono stati scelti perché creano un‘atmosfera di pace e tranquillità che permette ai parenti dei defunti di commemorare i loro cari e di riflettere sulla vita e la morte.