A volte diamo per scontate usanze e tradizioni senza sapere esattamente perché le si mettono in pratica. Prendiamo quella in esame oggi: quanti di noi hanno visto le nostre nonne bruciare qualche foglia di allora dopo pranzo? Ecco, se siete fra costoro, vi siete mai soffermati al pensare perché lo facesse? Quale era lo scopo di bruciare questa fogliolina di alloro? Perché va bene continuare a tramandare e mettere in pratica antiche usanze, ma è sempre bene sapere perché lo stiamo facendo.
A cosa serve bruciare una foglia di alloro dopo i pasti?
Le nostre nonne probabilmente bruciavano una foglia di alloro dopo i pasti in quanto le foglie hanno proprietà rilassanti. Dunque serve a distendere gli animi in casa, migliorando anche la digestione. Che poi è lo stesso motivo per cui in molti mettono una foglia di alloro sotto il cuscino per dormire meglio la notte.
Tuttavia le foglie di alloro contengono anche parecchi oli essenziali che hanno attività antinfiammatoria e antimicrobica. Dunque le foglie bruciate, rilasciano questi aromi che aiutano a pulire l’aria, diminuire i batteri e anche a migliorare la digestione. Oltre a lasciare un gradevole profumo in casa. Sempre se piace il profumo di alloro, si intende.
Soprattutto quando si cucinano pietanze dall’odore molto intenso, come il pesce o i broccoli, ecco che dopo la cottura in casa possono permanere olezzi non proprio gradevoli. Bruciare l’alloro può aiutare a ridurre questi cattivi odori.
Un rimedio alternativo consiste nel mettere delle foglie di alloro insieme a un cucchiaio di sale grosso in un pentolino pieno d’acqua. Si fa bollire il tutto e poi è pronto: versando l’infuso in un contenitore, aiuterà a profumare tutta la casa.
Comunque sia, l’alloro è molto usato anche in cucina, anche se gli esperti ci mettono in guardia dalla sua possibile tossicità. Ovviamente, come spesso accade in questi casi, poche foglie non causano problemi, basta solo non esagerare con il suo uso e consumo.