Perché le coste italiane proliferano di meduse? La situazione per gli esperti non è affatto buona

Molto spesso le coste italiane hanno subito l’invasione di meduse. Il pensiero comune è questi esseri prolifichino in ambienti poco puliti. Questa è la preoccupazione della maggior parte dei bagnanti. In realtà questo cambiamento radicale nel panorama marino suscita interrogativi anche tra scienziati e ambientalisti, che cercano di svelare le cause di questo fenomeno.

Le cause della proliferazione delle meduse

Le meduse sono presenti negli oceani da milioni di anni e vivono nutrendosi principalmente di plancton, piccole pesci e altri organismi marini. Anche se sono creature affascinanti da vedere la loro crescita esponenziale può causare problemi. Questa crescita è dovuta ad una serie di cause, prima tra tutti il cambiamento climatico. Le meduse prosperano in acque calde quindi l’innalzamento delle temperature ha creato un ambiente favorevole alla loro proliferazione.

Oltre questo però anche l‘inquinamento ha contribuito al loro accrescimento. I nutrienti provenienti dall’agricoltura e dalle attività urbane finendo nelle acque gli forniscono più nutrienti.

Oltre al nutrimento per le meduse però, l’inquinamento ha portato anche alla proliferazione delle alghe. Queste decomponendosi riducono la quantità di ossigeno nell’acqua, rendendo difficile la sopravvivenza a molte specie marine. Ma a differenza di molte specie ittiche che non riescono a sopportare queste condizioni avverse, le meduse si adattano a queste situazioni critiche e continuano a proliferare.

Un’altra causa che le ha portate a proliferare liberamente è l’estinzione di pesci predatori, come le tartarughe marine e alcune specie. Infine o sviluppo di porti, moli e altre opere artificiali ha creato nuovi habitat favorevoli per questi organismi. Queste strutture infatti forniscono superfici su cui le meduse appena nate, possono attaccarsi e crescere, favorendo la proliferazione della specie.

L’aumento delle meduse può causare problemi alla pesca, danneggiando le reti e sottraendo cibo a pesci commerciabili. Inoltre, la loro presenza può costituire un rischio per i bagnanti e influenzare le attività turistiche.