Alcuni studiosi si sono chiesti perché il modello “talpa” in natura abbia così tanto successo. Ci si riferisce a diversi animali che assomigliano alla talpa, ma che non sono strettamente imparentati con le talpe comuni o che vivono in aree geografiche molto diverse fra di loro. Tuttavia questi animali sono accomunati dall’essere di piccola taglia, avere una pessima vista, vivono sottoterra, si nutrono di insetti e hanno forti zampe scavatrici. È come se la Natura avesse trovato assai valido questo modello evolutivo adattandolo qua e là a diverse specie animali, non necessariamente correlate fra di loro.
Perché il modello evolutivo talpa è così vincente?
Si parte dalle talpe vere e proprie, quelle appartenenti alla famiglia Talpidae e che comprende le talpe che vivono nell’emisfero settentrionale, quindi in Nord America, in Europa e in Asia. Sono le talpe che possiamo trovare anche nei nostri orti e giardini: occhi minuscoli, forti zampe scavatrici anteriori con unghioni e che scavano buche nei nostri giardini.
Tuttavia la Natura ha deciso che il modello talpa dovesse essere presente anche altrove. Se ci spostiamo nell’Africa subsahariana, per esempio, esiste la cosiddetta talpa dorata che fa parte però della famiglia Chrysochloridae. L’aspetto ricorda idealmente quello della nostra talpa comune, ma in realtà appartiene a una famiglia totalmente diversa. Eppure anche lei vive sottoterra, dove si è perfettamente adattata ed è un’abile scavatrice.
E ancora, in Australia troviamo le cosiddette talpe marsupiali. Anche loro dal punto di vista estetico assomigliano alle talpe, ma sono assai distanti dal punto di vista della classificazione visto che sono più vicine a canguri e koala, altri marsupiali dunque.
Poi ci sarebbe il ratto talpa nudo, l’Heterocephalus glaber, non la specie animale più affascinante di tutte a dire il vero. Totalmente glabro, assomiglia a un mix fra un ratto e una talpa. Inoltre è assai particolare: oltre a non avere una pelliccia, è molto resistente al dolore, resiste a numerose forme di tumori ed è capace di vivere senza ossigeno fino a 20 minuti.
E che dire della talpa con il muso stellato? Qui siamo quasi a livello di fantascienza, sembra un essere uscito dal Sottosopra di Strange Things. In pratica questa talpa presenta 22 tentacoli rosa sull’estremità del muso, ricoperti da recettori tattili: sono usati dall’animale per cercare il cibo.