La primavera è arrivata ed è tempo di dare nuova vita a orti e giardini. In particolare l’area che adoriamo vedere sempre perfetta e curata è il prato. Vedere l’erba verde, rigogliosa e sana è uno spettacolo davvero gratificante. Ma oltre che rimuovere sterpaglie, falciare e concimare c’è un’altra cosa che dovresti fare per garantirti un giardino rigoglioso: la scarificazione.
Che cos’è la scarificazione
Dopo l’inverno il prato ha bisogno di luce e ossigeno per rigenerarsi. Spesso a causa delle piogge e dell’umidità il prato si riempie di muschio, paglia e fili d’erba lunghi. Ecco perché è importante eseguire la scarificazione.
La scarificazione è un processo di rimozione della superficie del terreno per promuovere la crescita di erbe e fiori nel giardino. Si tratta di un modo per aiutare il suolo a rinnovarsi e fornire alle piante più nutrienti, ossigeno e acqua. Inoltre, può anche contribuire a prevenire la compattazione del terreno e a ridurre l’accumulo di foglie morte.
Questa operazione va fatta a metà Aprile una volta l’anno. Per effettuarla esistono dei macchinari appositi chiamati scarificacrici, che possono essere sia manuali che elettrici. Prima di procedere è importante falciare il prato ed eliminare le foglie secche e i rami. Dopodiché bisogna munirsi di tosaerba e raccoglitore.
Passate lo scarificatore regolandolo in modo che il terreno non venga scavato troppo in profondità. Una volta terminato, raccogliate erba e residui e utilizzateli per il compost oppure smaltiteli in un’isola ecologica.
Gli errori da evitare
- Non effettuare la procedura più di una volta l’anno
- Non effettuare la procedura con il terreno umido o bagnato
- Non lasciare residui di muschio o paglia alla fine della procedura
Seguendo con attenzione queste semplici regole, potrete ottenere un prato compatto, con erbetta verde e godervi la bella stagione, ricordando sempre che l’erba va tagliata regolarmente, annaffiata e concimata.