Complice la diffusione dell’asciugatrice nelle case degli italiani, la pratica dei panni stesi al sole è diventata meno frequente. Chi non ha la possibilità economica di acquistare l’elettrodomestico può anche metterli vicino al termosifone.
Ciononostante, sfruttare l’eventuale bel tempo è ancora oggi la soluzione migliore, anche perché conferisce al bucato un profumo inebriante. A proposito, ti sei mai chiesta perché rilascia un odore tanto gradevole al nostro olfatto? A quanto pare, deriva da un fenomeno chimico, rilevato dall’Università di Copenaghen in una sua recente ricerca.
Panni stesi al sole: il motivo per cui profumano
I panni stesi al sole favoriscono, infatti, la formazione dei cosiddetti aldeidi, ossia delle molecole organiche profumate simili a quelle di piante e fiori. Da lì la fragranza emanata, un mix di cannella, latte di mandorla, rosa e vaniglia.
Per giungere a tale conclusione, gli studiosi dell’Università di Copenaghen hanno messo tre panni con la stessa acqua profumata in tre ambienti, molto diversi tra di loro in quanto a caratteristiche: su un balcone al sole, sotto la tettoia e in una stanza buia e vuota. L’obiettivo era, appunto, quello di stabilire se il risultato sarebbe stato lo stesso o meno. E, nella seconda ipotesi, ricostruire le cause.
Ebbene, l’esperimento ha evidenziato una grande differenza. Difatti, soltanto i panni esposti al sole sono risultati profumati e il motivo ricorda un po’ lo stesso del bagno bagnato. Il motivo può essere, insomma, riassunto nella reazione chimica, provocata dal mix di ozono, dai gas dell’atmosfera, dai raggi ultravioletti del sole, dall’acqua e dal cotone.
Se uniti tra loro danno vita alla “magia”, come attestano gli approfondimenti condotti dai ricercatori danesi. Ora che un altro piccolo mistero delle nostre case è stato risolto, faresti bene a tenerne conto la prossima volta in cui devi asciugare i tuoi panni e fuori il cielo è luminoso.