Se avete un orto in questo periodo sicuramente avrete piantato le fave o avrete considerato di farlo. Queste colture oltre a dare grande soddisfazione ci regalano baccelli dal sapore unico ricchi di proprietà nutrizionali. Anche se il nome “fava” può confondere, questi legumi non devono essere considerati semplicemente dei fagioli in quanto appartengono a specie botaniche diverse. In questo articolo vogliamo fornirvi una guida utile per avere maggiori informazioni riguardo la piantagione delle fave.
Come coltivare le fare per avere un buon raccolto
La semina delle fave può avvenire in primavera e in autunno, ma il momento preciso varia in base al clima della zona dove si vive. Se vivete in una zona con un clima più mite, la semina autunnale è particolarmente vantaggiosa, perché permette di raccogliere i frutti già all’inizio dell’estate. Se invece vi trovate in regioni con inverni rigidi, la scelta migliore è la semina primaverile.
I semi di fava vanno piantati a una profondità di circa 3 cm in un terreno ben drenato e ricco di sostanze nutritive. Prima di procedere alla semina però dovrete il suolo con compost o letame maturo, in modo da garantirvi una buona fruttificazione. Una volta piantate irrigate i semi regolarmente soprattutto durante la fase di fioritura,cercando di mantenere il terreno sempre umido.
Le fave non vanno piantate vicino ad alcuni tipi di ortaggi come porri, aglio e cipolle in quanto potrebbero sottrarsi nutrimenti a vicenda. Invece piantarle vicine al mais o agli spinaci potrebbe apportargli dei benefici, in quanto queste piante collaborerebbero tra loro condividendo le risorse.
Le fave maturano dopo circa circa 4-5 mesi dalla semina e vanno raccolte quando i baccelli sono ancora verdi e turgidi. Se le lasciate troppo tempo sulla pianta diventano dure e perdono la consistenza succosa. Una volta finita la stagione di raccolta ripulite l’area prima di piantare altre culture.