Con i fiori azzurri e viola, è una delle piante rampicanti più belle in assoluto, tipica della stagione primaverile. Per rimanerne soddisfatti occorre, tuttavia, eseguire la potatura del glicine come natura chiede. Il taglio richiede un accurato studio delle sue caratteristiche, senza dimenticare che va scelto il periodo appropriato. Alla luce di tali presupposti, ora passeremo in rassegna tutte le indicazioni base da osservare quando arriva il momento di occuparsene.
Quando e come eseguire la potatura del glicine
Le qualità del glicine sono risapute e, se siete giunti qui, probabilmente ciò dipende dal fatto che nemmeno voi avete resistito al suo caratteristico fascino. Il colpo d’occhio è uno dei migliori immaginabili, date le spettacolari infiorescenze di cui vi abbiamo sopra parlato. Senza indugiare in lunghi convenevoli, scopriamo insieme qual è il periodo adatto della potatura.
Vi suggeriamo di eseguire l’operazione in due differenti finestre dell’anno. La prima è a cavallo tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Eseguite un taglio inclinato in modo da non compromettere il buono stato dei boccioli. Dei quattro complessivi rimuovetene la metà, senza affrettarvi nel procedimento. Se eseguita nella maniera corretta, la tecnica garantirà alla pianta di crescere in maniera rigogliosa. L’acqua non si insedierà all’interno, una minaccia da tenere in debita analisi, visti i seri effetti provocati alla coltivazione.
La seconda potatura del glicine è da effettuare tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. A tal proposito, prendetevi la briga di accorciare i lunghi tiri a frusta, in misura indicativa tra un minimo di 10 e un massimo di 30 cm.
Lo sviluppo impone di prestare adeguata attenzione al terreno. Qualora lo dobbiate piantare, disponetelo in un punto soleggiato del giardino, sabbioso e argilloso. Per quanto riguarda l’annaffiatura, occupatevene a cadenza regolare, specie durante i mesi aridi, contraddistinti dalle temperature elevate.