In passato si pensava che le uova facessero male al cuore, innalzando il colesterolo e aumentando il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari come ictus o infarti. Ma secondo gli ultimi studi a riguardo un consumo moderato, ossia 3 o 4 uova a settimana, può migliorare il sistema cardiovascolare. Al tempo stesso non alza i livelli di colesterolo nel sangue. Questo è dovuto al fatto che nelle uova sono presenti molteplici sostanze nutritive come proteine e grassi insaturi, indispensabili al benessere del nostro organismo.
La ricerca: le uova aiutano il cuore
I ricercatori della China Kadoorie Biobank hanno effettuato uno studio su 4778 soggetti. Di questi 1377 erano in perfetta salute, mentre i restanti 3401 presentavano una patologia cardiovascolare a carico del cuore.
La molecola analizzata era la apolipoproteina A1, una proteina presente nel sangue che costituisce la lipoproteina ad alta densità (HDL). Essa è denominata “lipoproteina buona” perché appunto fa bene al nostro organismo.
È stato dimostrato grazie a questa ricerca che i soggetti che hanno assunto regolarmente uova presentavano molecole di HDL più grandi nel sangue. Queste particelle agiscono inibendo la produzione di colesterolo ed aiutando il sangue ad espellere quello in eccesso. Ciò porta ad una protezione verso i blocchi dei vasi sanguigni, che potrebbero portare a patologie cardiovascolari come infarti, ictus o ischemie al cuore.
Infine gli scienziati tramite la RMN (Risonanza magnetica nucleare) hanno analizzato 225 metaboliti presenti nel plasma (componente liquida del sangue) dei pazienti studiati. Tra questi metaboliti, 24 erano correlati ai livelli di consumo di uova, mentre ulteriori 14 erano associati a malattie cardiovascolari. Nel sangue dei soggetti che assumevano una minor quantità di uova, vi era un ridotto livello di metaboliti “buoni”, mentre quelli “cattivi” erano in quantità maggiori. Al contrario negli individui che assumevano la giusta quantità di uova, vi era la presenza di più metaboliti benefici rispetto a quelli dannosi.