In questi giorni si parla tanto del granchio blu, una specie aliena proveniente dalle acque dell’America e arrivata qui da noi con le acque di zavorra delle navi mercantili. Il granchio blu sta invadendo non solo i nostri mari e lagune, ma sta anche risalendo i fiumi (è stata avvistato nel Po fino a Ferrara). Ebbene: non è l’unica specie aliena che si sta facendo largo nelle nostre acque. L’Arno, infatti, pare che sia a rischio a causa della Sinotaia quadrata o Viviparus quadratus, una lumachina asiatica nota anche come chiocciola asiatica.
Una specie aliena sta invadendo l’Arno
Mentre la Maremma toscana ha a che fare con il granchio blu che sta facendo scomparire le anguille, ecco che l’Arno è a rischio a causa della Sinotaia quadrata. La chiocciola asiatica è una specia aliena in quanto originaria dei fiumi dell’Asia.
Tuttavia è dal 2017 che si susseguono avvistamenti della Sinotaia quadrata nell’Arno e nei suoi affluenti. Il problema è che la lumachina asiatica potrebbe danneggiare l’ecosistema dei fiumi italiani.
Ma come ha fatto ad arrivare qui da noi? Nessuno lo sa con certezza, ma mentre per il granchio blu si parla di una trasferta accidentale, per questa chiocchiola si è ipotizzata un ingresso intenzionale. L’idea, infatti, potrebbe essere stata quella di ricreare un mercato occulto di questo genere alimentare.
Le chiocciole asiatiche sono una prelibatezza alimentare in molti paesi asiatici. Il problema della sua introduzione, però, è più serio di quanto non si pensi. Non ci sono stati controlli sanitari ed ecco che si teme la proliferazione di batteri nei molluschi.
Analisi effettuate nel comune di Montelupo, infatti, hanno fatto emergere una forte contaminazione batterica nei molluschi, cosa che ha provocato il divieto di raccolta dei suddetti e anche il divieto di balneazione nelle acque.
Inoltre bisogna pensare agli effetti che questa lumachina potrà avere sulla fauna locale. Per esempio, il granchio blu è assai vorace e sta divorando vongole, cozze, anguille e pesci. Il rischio è che la Sinotaia quadrata possa essere il prossimo granchio blu.