Si parla tanto di insetti del cibo, con prese di posizione forti su chi mai e poi mai mangerà degli insetti. Senza sapere che, in realtà, già li stiamo mangiando. E non parliamo di insetti che possono rimanere accidentalmente intrappolati nella produzione della farina o del vino. No, stiamo parlando di insetti che usiamo comunemente come colorante: i Dactylopius coccus, la comune cocciniglia che vive sui cactus. Esatto, mangiamo regolarmente degli insetti dei cactus.
Cosa ci fanno gli insetti dei cactus nei cibi?
Hai presente lo yogurt alla fragola? Ecco, il sapore deriva dalle fragole e dallo yogurt, mentre quel bel colore rosso è dato dalla cocciniglia, un insetto parassita sessile dei cactus che viene frantumato e polverizzato e che funge da colorante rosso. Questo perché produce acido carminico il quale serve per evitargli di essere predato da altri insetti, ma che è anche alla base del colorante carminio.
Sin dall’antichità il rosso carminio è stato usato per tingere i tessuti, le ceramiche e anche per dipingere. Attualmente, invece, con il numero E120 ecco che il rosso carminio derivante dalla coccniglia viene usato anche per colorare medicine, cibi, bevande, saponi e cosmetici.
Gli insetti vengono raccolti, poi vengono bolliti in una soluzione di ammoniaca o carbonato di sodio, viene separata la materia insolubile e l’estratto che ne deriva è trattato con allume per far precipitare il colorante rosso, noto come “lago cremisi”. Se si vuole ottenere una sfumatura viola bisogna semplicemente aggiungere della calce all’allume.
Questo rosso carminio derivante dalla cocciniglia non ha sapore, resiste al calore e non è mai stato collegato allo sviluppo di tumori come, invece, accaduto con altri coloranti sintetici. Quindi, di fatto, stiamo già mangiando da tempo insetti, senza saperlo.
Anche se ammetto che può fare meno senso mangiare della finissima polvere invisibile di cocciniglia usata come colorante al posto di mangiare delle cavallette o delle larve secche, per quanto aromatizzate esse siano.
Qui trovi, poi, altri alimenti nei quali possono essere presenti insetti.
Foto: Emőke Dénes, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons – gailhampshire from Cradley, Malvern, U.K, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons